La donna è nomade con allegria Seta nei cappotti e maxi borse

MILANO. La donna è nomade, o almeno lo sembra fortemente quella di Malìparmi che volteggia alla Settimana della Moda di Milano con un piede nel passato e lo sguardo nel futuro, la testa erratica, il tablet incandescente e, per forza di cose, la valigia sempre pronta. E che valigia.
Per farla sentire a suo agio a qualsiasi latitudine, Malìparmi la avvolgeràcon la collezione “Nomade Remix” nata, come spiega il direttore artistico del marchio padovano Silvia Bisconti «dalla voglia di fare il giro del mondo, di portare con sé nuovi stimoli, oggetti, suggestioni da remixare in un mash-up nuovo e contemporaneo che mantiene la memoria, l’emozione, l’identità degli elementi dai quali è generato».
La vagabonda Malìparmi non se la passerà male. Dai bagagli tirerà fuori il must: il cappotto maschile ingentilito da interventi di seta, ricami e fodere molto femminili. E dal cappotto spunterà la gonna ampia che riassume il giro del mondo nelle stampe. Il kimono giapponese, i tessuti africani, le rose inglesi, il trompe l’oeil francese, il khanta indiano. Gli abiti sono chiusi da bottoni-gioiello, il poncho è di lana mohair, la stola è di seta e pelliccia ecologica.
Tra un aereo e l’altro, la zingara felice di Malìparmi avrà solo il dubbio se infilare la nuova Mary Jane a tacco alto, lo stivale con il calzettone incorporato o lo stivaletto piatto di velluto. La borsa, vera protagonista della prossima collezione invernale, verrà da sé. Sarà la grande shopping con intrecci di metalli, quella di cavallino, quell’altra di finta mongolia con manico fluo, la clutch ricamata “Crazy Africa”.
La tavolozza mette allegria: i rossi, gli arancioni, i bordeaux, i grigi, i viola, gli azzurri che virano fino al verde. Allegra più che mai anche la presidente di Malìparmi, Annalisa Paresi, che ieri ha inaugurato il nuovo spazio in piazza S.Eustorgio. Non solo show room ma anche luogo per ospitare giovani artisti e sede per le vendite charity . Nomade ma con il cuore tenero. (m. pi)
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