La famiglia ha un negozio a Voltabarozzo

Il giorno in cui nasceva il fratello maggiore di Federico uno zio moriva travolto da un camioncino

È un dolore che si rinnova, quello della famiglia Argenti, colpita ancora una volta da un dramma legato alla strada. Prima di Federico, un altro ragazzo della famiglia era rimasto ucciso in un incidente. Sempre in motorino, sempre a 17 anni. Michele Argenti, zio di Federico, fratello di Guido, figlio di Bruno e di Chiara, è infatti stato strappato alla vita, travolto da un camioncino, mentre si trovava, in compagnia della fidanzatina, a bordo del suo ciclomotore. Michele è morto sul colpo, la ragazza, invece, è sopravvissuta, ed ha mantenuto rapporti stretti con la famiglia del fidanzato, in particolare con Chiara, la mamma del giovane: «Michele aveva uno spirito forte, era generoso», racconta commossa Chiara, «aveva smesso di studiare e già lavorava con noi in negozio. Voleva fare tutto lui, era un lavoratore instancabile». Gli Argenti, infatti, da quasi cinquant’anni gestiscono, a Voltabarozzo, un negozio che vende elettrodomestici, lampadine e elettronica. Un negozio piccolo, sostenuto dalla fedeltà di tanti clienti affezionati, rilevato negli ultimi anni dai genitori di Federico. «Michele voleva un bene dell’anima a suo fratello Guido», racconta Chiara, «ma si era innamorato di una ragazza che abitava molto lontano da qui. E chi poteva tenerlo fermo? Faceva tanta strada, in motorino, per andarla a trovare. Io ero preoccupata, ma ero anche felice per lui». Ma la sorte, fu, anche in questo caso, particolarmente crudele con la famiglia Argenti: Michele, infatti, fu travolto e ucciso la sera del 4 novembre 1990. Poche ore prima, in quello stesso giorno, era nato Nicolò, primo figlio di Guido e Stefania, il fratello di Federico. Nicolò, talentuoso scultore che studia all’Accademia delle Belle Arti di Venezia, è balzato agli onori della cronaca per essere stato l’artefice, nel 2010, della medaglia donata a Benedetto XVI in occasione della sua visita a Venezia. La bozza di Nicolò era stata scelta, senza alcuna esitazione, dall’allora patriarca Scola, tra quelle di più di cinquanta studenti. Dolore nell’appartamento di via Scapin, dove risiedono gli Argenti: in questi mesi di angoscia, con papà Guido e mamma Stefania intenti a seguire l’evolversi delle condizioni del figlio tra Padova e Vicenza, nonno Bruno, che abita con la moglie poco distante dal figlio rimastogli, è tornato ad occuparsi del negozio di Voltabarozzo. (an.c.)

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