La ferita si infetta artigiano di 41 anni muore in due mesi

di Giusy Andreoli
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE
E’ partita da una piccola ferita alla gamba l’infezione che ha portato alla tomba un padre di famiglia di 41 anni. Pierangelo Lorenzin, artigiano, morto venerdì sera nel reparto di Rianimazione di Camposampiero a causa di una setticemia.
L’uomo era stato ricoverato in condizioni disperate l’antivigilia di Natale ed era stato subito indotto in coma farmacologico. Per 6 giorni i medici hanno tentato di tutto. «Purtroppo non c’è stato nulla da fare» afferma affranto Alberto Lorenzin, il fratello consigliere comunale. «L’infezione nel sangue era troppo avanti».
Tutto era cominciato un paio di mesi fa quando l’artigiano, che lavora nella vetreria di famiglia, si era ferito a un polpaccio. «Una ferita da niente sulla gamba che al momento non si era vista» ricorda la moglie Marta. Ma col tempo hanno cominciato a manifestarsi i primi segnali del male.
Lorenzin era stato assalito da febbre elevata, che raggiungeva anche i 40 gradi. La gamba si era gonfiata e infettata. Indispensabile, a quel punto, il ricovero. Troppo tardi: in caso di shock settico, che ha un alto tasso di mortalità, il risultato è determinato dall’organismo interessato e soprattutto dalla rapidità con cui il malato è ricoverato in ospedale.
«Purtroppo l’infezione gli aveva già compromesso gli organi – aggiunge Alberto Lorenzin – Nemmeno la terapia intensiva è riuscita a salvarlo».
L’unico sollievo per la famiglia è sapere che non ha sofferto. Con la moglie, i genitori, i suoceri e i fratelli, Lorenzin lascia due figlioletti. Il funerale viene celebrato oggi alle 15 nella chiesa di San Giorgio delle Pertiche.
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