La musica classica va in Fiera

Tre giorni, dal 19 al 22 aprile, prima edizione del Classical Music World
Di Barbara Codogno

VERONA

Chi frequenta gli ambienti della musica classica lo sa: il pubblico non è dei più giovani. Capita spesso di imbattersi, inoltre, in un parterre di attempati intenditori molto compresi nella loro parte e che però, già a metà del primo tempo regolarmente schiantano nella poltrona accompagnando l'esecutore di turno con un ritmico e sonoro russare. Un osservatore frettoloso salterebbe a facili conclusioni: o la musica classica concilia il sonno o chi la frequenta... Certo, qualche giovane lo si vede pure. Ma il più delle volte non appare dissimile - nella posa compresa e soporifera - dai vegliardi con la passione "esclusiva". Perché la musica classica ha i suoi grandi appassionati. Difficile dire se questi, alla fin fine, la amino sul serio la musica classica, o non amino piuttosto il fregio di un'allure snob da privilegiati cultivé.

Difficile dire perché poi si lacino in apprezzamenti e considerazioni, a detta di chi di musica se ne intende, scambiando sonore stecche per grande temperamento. Il mondo della musica classica ha fatto e continua a fare molto per sdoganarsi da questo snobismo elitario ed approdare al grand publique: cercando magari di mediare. E sfornando anche fenomeni mediatici più costruiti, come il giovane pianista Allievi, ad esempio. Che è giovane senz'altro, più difficile dire che sia un ottimo pianista. Eppure... basta citare il festival di Salisburgo, il festival di Beaune o d'Automne in Francia, il festival che si tiene a Lucerna in Svizzera... grandissimi esecutori, grandissimi compositori e un pubblico trasversale, udite udite, prevalentemente giovanile. Qualcosa non quadra.

Perché un giovane austriaco frequenta i teatri e va ai concerti di musica classica e un giovane italiano no? Certo, in Austria c'è grande la tradizione musicale. Epperò, siamo in Italia! Che in quanto a musicisti e compositori non scherza. Forse perché in Austria andare a un concerto di musica classica costa meno? Forse sì. In Italia l'accesso ai grandi concerti è prevalentemente ad appannaggio dei facoltosi. Come a dire che si lamenta poca partecipazione ma poi si vuole un pubblico “selezionato”. E non dalla passione o dalla conoscenza, no, la selezione la fanno i soldi.

Se hai i soldi vai alla Fenice, se hai i soldi vai alla Scala. Non importa se non hai mai neppure sentito un Notturno di Chopin e se confondi Bach con Vivaldi. Lo status economico garantisce la frequentazione della musica classica e viceversa: se frequenti la musica classica non ti mancano i danè. Bene. In tutto questo i giovani dove li mettiamo? Interessa davvero che i giovani si avvicinino alla musica classica? E non solo quelli stremati, piagati da ore e ore passate a studiare e a suonare nei Conservatori, quelli che schiattano sui concorsi pianistici perché ci sarà sempre un enfant prodige giapponese o coreano che a 10 anni suona meglio di Pollini, no, non quelli... Quei giovani che magari, se fossero educati alla musica classica, se imparassero a conoscerla, ad amarla, se potessero permettersela... Magari ai concerti ci andrebbero volentieri, forse più volentieri che al pub. E questa non è un'ipotesi. Abbiamo visto come i festival della letteratura, della filosofia, le mostre d'arte, se pensati davvero per il pubblico, per una cultura accessibile e partecipata, funzionino sul serio e attirino soprattutto i giovani, che più di ogni altro hanno voglia e bisogno di confronto sano, di cultura, di stimoli e pensieri nuovi.

Per il momento non c'è un Festival di musica classica nel Veneto ma da aprile ci sarà una Fiera, ed è già un bel passo avanti. Dal 19 al 22 aprile di quest'anno a VeronaFiere si terrà la prima edizione della manifestazione Classical Music World, il salone della musica dedicata ai giovani. La Verona città della lirica, ovvio nascesse lì. Chi l'ha pensata una fiera della musica classica dedicata ai giovani? VeronaFiere, la Sony Classical Feltrinelli e la Fondazione Italia - Cina che da sempre guarda con ammirazione alla nostra tradizione musicale classica. I padiglioni della fiera di Verona ospiteranno allora la prima edizione di una manifestazione che ha tra i suoi principali obiettivi quello di avvicinare i giovani alla musica classica, genere spesso legato ad appassionati ed esperti e a fasce più mature, alimentando il gusto di nuovi ascoltatori ed esecutori attraverso progetti ed iniziative realizzate ad hoc. La fiera sarà strutturata in tre aree distinte: Expo, Tutorial ed Events. La prima area raccoglierà le aziende che gravitano attorno al settore: dai produttori di strumenti musicali alle case discografiche ed editrici, scuole di musica e Conservatori. La sezione Tutorial è stata pensata invece per l'educazione e l'approfondimento musicale attraverso lezioni concerto di musicisti, convegni a cura di esperti di settore e master class.

Particolare importanza sarà dedicata alle esibizioni dal vivo che culmineranno con il recital del pianista Andrea Bacchetti il 22 aprile alle ore 18.00, evento organizzato da Sony Classical Italia presso l'auditorium Verdi del Centro Congressi di Veronafiere. Un altro evento di grande rilevanza sarà l'appuntamento con l'ensemble "Il Rossignolo", gruppo specializzato nella musica antica e che a Verona presenterà "Germanico", la nuova opera edita da Deutsche Harmonia Mundi. Classical Music World ospiterà il 3° Concorso Internazionale Giovani Musicisti Premio "Antonio Salieri" organizzato dall'Associazione Scuola d'Istrumenti ad Arco "Antonio Salieri" di Legnago e la prima edizione del concorso pianistico "Città di Verona" organizzato dall'Accademia di Educazione Musicale di Verona. Se questa iniziativa saprà veramente dialogare con i giovani, con le loro necessità e anche con i loro budget, c'è da credere che ci sarà un'impennata della musica classica.

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