La piccola Vittoria Bellini riceverà l'ultimo «ciao» martedì alle Grazie di Este

I genitori straziati dal dolore in vista del funerale non chiedono fiori ma offerte per la Città della speranza
 ESTE.
«Vittoria Bellini ha raggiunto il cielo». Con queste semplici e delicate parole la famiglia di Vittoria ha voluto annunciare la morte della piccola. Una morte assurda, avvenuta ad appena trentadue mesi di vita a causa di un'infezione batterica. Nelle epigrafi, diffuse ieri mattina nella cittadina, il visetto dolce di Vittoria è affiancato da un angioletto, a rimarcare ancor di più il forte contrasto tra l'animo delicato della bimba e la ruvidezza della tragedia.
 Il funerale della bambina è già stato fissato: l'ultimo saluto a Vittoria verrà dato martedì, alle 16, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. La sua salma arriverà dall'ospedale di Padova e al termine della celebrazione sarà tumulata nel cimitero maggiore atestino.  I genitori di Vittoria, che avevano già acconsentito all'espianto degli organi della figlia, hanno chiesto che eventuali offerte siano devolute alla Fondazione Città della Speranza, l'associazione che finanzia il centro di oncoematologia pediatrica di Padova.  In particolare mamma Veronica, nei cinque giorni di ricovero della figlia, ha potuto toccare con mano l'efficienza e la sensibilità di questo reparto, tanto da ritenere doveroso questo gesto di altruismo e solidarietà.  Vittoria Bellini viveva a Este in via don Angelo Pelà, assieme a papà Alberto Bellini (atleta di fama nazionale, già campione italiano di tiro al volo), a mamma Veronica Rigoni e alla sorella Vanessa. Domenica mattina la bimba, 2 anni e 8 mesi, era stata ricoverata in ospedale a Padova in seguito alle conseguenze di una sindrome euremico-emolitica. L'infezione che ha colpito mortalmente la piccola è stata causata da un comune Escherichia Coli, batterio presente normalmente nell'organismo umano. Un caso sporadico, come ha ribadito l'Istituto superiore di sanità che ha raccolto i prelievi sul corpo della bambina, che non implica peraltro particolari esposizioni a fattori di rischio tali da costituire un pericolo per altre persone. Ed è proprio la rarità della sindrome a rendere ancor più incomprensibile una simile morte.  La tragedia ha scosso l'intera città, così come anche la comunità di Montagnana, da cui è originario papà Alberto. Proprio a Montagnana, questa mattina, alle 10 sarà celebrata una messa dedicata a Vittoria: si terrà a Borgo San Marco, presso la comunità Gennari, dove in questi giorni è in corso la tradizionale sagra. I nonni paterni della bimba sono da sempre collaboratori della festa, e gli organizzatori hanno ben pensato di dimostrare vicinanza alla famiglia con questa iniziativa di fede.  «I bambini non dovrebbero morire», è invece la frase che più volte si è sentita ieri nella piazza di Montagnana, dove capannelli di persone si assiepavano davanti all'epigrafe della bimba, sconsolate e affrante. Lo sconforto ha viaggiato anche su internet: in molti hanno voluto ricordare la piccola Vittoria nella propria pagina Facebook. Con note di profonda commozione e partecipazione al dolore della famiglia.

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