La precarietà hip hop di Dutch Nazari

In “Diecimila lire” il rapper padovano dà voce alle inquietudini dei giovani di oggi

PADOVA. Dutch Nazari, il giovane rapper padovano, ha rilasciato da poco in downloading libero il suo ep “Diecimila lire”. I nuovi sei brani, che possono essere scaricati dal sito dutchnazari.tumblr.com, sono stati realizzati per l’etichetta Giada Mesi, con la supervisione del noto artista hip hop D’Argen D’Amico. Il disco, uscito il 14 ottobre, è stato ascoltato più di 1.200 volte su Rockit. Duccio Nazari, in arte Dutch, classe 1989, con “Diecimila lire” attraverso la sua personale versione dell’hip hop, racconta le inquietudini di un giovane dei nostri tempi che vive una precarietà che non è solo economica, ma anche sentimentale. Le emozioni che emergono hanno alla base la consapevolezza che la precarietà potrebbe non rappresentare una fase temporanea, ma uno stato esistenziale permanente.

Nel brano che dà il titolo all’intero lavoro l’artista dichiara: «Io sono espressione di una generazione cresciuta con la mentalità di un futuro già scritto da straccione. Si dice che il problema è fitto e spinoso, che devi abituarti, che il posto fisso è noioso. Che ci vuole flessibilità sul lato produttivo e che tanto la dignità è un dato relativo». Il sentimento di disagio di fronte ad una società che ha impedito, di fatto, ad una generazione di avere un senso del futuro, oltre tutto si unisce al dolore per un amore che muore. In “Falling Crumbs”, invece, Dutch duetta con il rapper Willie Peyote. La canzone, a cui è legato un video girato a Venezia, partendo da un attacco alla superficialità di chi guardando un quadro dice: «Che bella cornice», arriva a criticare una politica in cui la corruzione, secondo la visione dell’autore, si coniuga con nuovi estremismi di destra.

Nazari, però, non i si limita ad affrontare i problemi di casa nostra, ma guarda anche ben lontano dai confini nazionali, in quei luoghi in cui la realtà è caratterizzata dalla morte e dalla distruzione. “Lenin” è un brano in cui si respira la quotidianità di palestinesi ed israeliani alla ricerca disperata di una qualche parvenza di normalità, all’interno di uno stato di guerra eterno.

Nazari è arrivato a registrare “Diecimila lire”, dopo un lungo percorso che l’ha vista muovere i primi passi nella scena hip hop padovana. Nel 2006, è entrato nella crew Massima Tackenza, con cui ha inciso prima un mixtape e poi un album. Nel 2011 ha inciso il suo primo ep da solista “Non l’avevo calcolato”. (mi.bu.)

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