La squadra di calcetto dei ragazzi disabili allontanata dal campo

PADOVA. Sei giovani disabili, accompagnati dai rispettivi genitori, venerdì, sono stati allontanati dal campo di calcetto Vertigo, in via Ristori a Terranegra, dal gestore degli impianti mentre stavano già giocando tra loro. Immediata la protesta sia da parte dei genitori e dell’allenatore Francesco Parisi, anche se all’origine di tutto ci sarebbe stato un equivoco.
«Una cosa del genere non ce la saremmo mai aspettata», spiega la signora Cristina Barbiero, che lavora in un negozio dell’Arcella, «I ragazzi erano già in campo ed erano felici di partecipare ad una bella partita tra loro. Ad un tratto è arrivato il gestore della palestra e li ha allontanati con metodi poco educati. Eppure non era la prima volta che i ragazzi “Diversamente Campioni” andavano a giocare alla Vertigo. Tra l’altro ogni partita ci è sempre costata 50 euro a giocata. È una storia incredibile che denunceremo anche al Calcio Padova, visto che la palestra lavora in stretto contatto con la società calcistica. Non è giusto discriminare questi ragazzi, che, invece, andrebbero aiutati e supportati da tutta una serie di strumenti, che spesso non ci sono».
La versione della signora Cristina viene suffragata dall’allenatore della squadra dei disabili. «Eravamo già in campo quando il gestore ci ha intimato di lasciare il campo perché la struttura sarebbe stata prenotata da un’altra associazione. I ragazzi ci sono rimasti male, ma noi non abbiamo potuto fare altro che andare via. Alla fine del battibecco il gestore è tornato da me e mi ha riferito che c’era stato un equivoco e che il prossimo venerdì possiamo tranquillamente a giocare. Ma ormai la brutta figura era stata fatta. I ragazzi si erano rivestiti ed erano andati via anche i genitori. Non ci si comporta in questo modo con ragazzi che non sono stati baciati dalla fortuna e che devono vivere continuamente una vita difficile.
Diversa la versione del gestore. «Noi abbiamo fatto sempre tanto per i disabili», dice Mattia Arisi, «Venerdì c’è stato solo un grande equivoco che abbiamo già chiarito con il nostro presidente, Gennaro Simeoli. In pratica sono intervenuto solo per chiarire la posizione dei genitori dei ragazzi disabili. Prima usufruivano di quest’impianto come associati all’Onlus Dad. Adesso hanno lasciato tale associazione e si sono messi per conto proprio. Quindi sono andato in campo solo per conoscere a che titolo accompagnavano i figli alla Vertigo visto che l’associazione Dad continua ad inviare in palestra i propri iscritti anche grazie al gemellaggio sottoscritto con il Calcio Padova. Ma adesso è stato già tutto risolto. Anche i ragazzi allenati da Parisi possono venire ad allenarsi alla Vertigo senza alcun problema». —
Felice Paduano
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