Ladro delle spaccate in centro trovato morto nel parcheggio

Il corpo esanime nell’area abbandonata tra le auto e il cavalcavia Sarpi Sospetta overdose, accanto al suo corpo c’erano una siringa e alcune bustine
BARON - CLANDESTINI IN BARACCA IN VIA SARPI BARON - CLANDESTINI IN BARACCA IN VIA SARPI
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L’hanno trovato esanime nel grande parcheggio comunale di via Sarpi. Accanto a lui una siringa, alcune bustine, pezzi di carta stagnola. Così ieri pomeriggio è stato trovato Luca Smania, 52 anni, originario di Villa del Conte ma, di fatto, vagabondo e con una sfilza di reati alle spalle. Ancora un morto per droga quindi, nemmeno una settimana dopo il vertice straordinario in prefettura per fare il punto sull’allarme che c’è tra città e provincia.

il ritrovamento

L’allarme l’ha dato a metà pomeriggio un tunisino che si trovava nei paraggi, in quella terra di nessuno che è l’area tra il parcheggio e il cavalcavia Sarpi-Dalmazia. Il giovane ha segnalato al 118 una persona immobile a terra. Medici e infermieri giunti sul posto poco dopo hanno effettivamente verificato la presenza di un uomo ormai senza vita. La circostanza è stata segnalata alla polizia.

l’indagine

Sul posto sono intervenute le volanti del vicequestore Michela Bochicchio, seguite dai colleghi della Scientifica. L’esame esterno non ha rivelato ferite e la presenza della siringa accanto al corpo dà una connotazione abbastanza chiara a questa morte. Certo la sicurezza che si tratti di un’overdose ci sarà solo con l’autopsia. Gli agenti hanno sequestrato anche alcune bustine con tracce di droga. Anche queste saranno analizzate in laboratorio.

la vittima

L’uomo deceduto è Luca Smania, un “volto noto” lo definirebbero le forze dell’ordine. Venne arrestato a ottobre dello scorso anno per una spaccata al bar Vescovado che si trova nell’omonima via dietro il Duomo. Fu poi al centro di una diatriba investigativa, sorta all’epoca tra chi seguiva l’allarme legato alle spaccate in centro storico. Venne accusato anche per un furto al bar Carlotta di via Zabarella, ma poi subito scagionato per una divergenza sorta tra gli investigatori che invece avevano individuato come colpevole un altro personaggio incline ai furti di quel tipo. Attualmente Smania viveva di espedienti. —



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