L’amore tra il prof e l’allieva finisce in un’aula del tribunale

Avevano una storia d’amore. O, forse no, almeno secondo le regole della legge perché due ostacoli hanno trasformato quella storia in un caso penale: il ruolo di insegnante dell’uno, docente di una materia tecnico-artistica in un istituto superiore, e la minore età dell’altra, 16 anni appena. E così lui è finito a processo per l’accusa di atti sessuali con minorenne, lei è diventata formalmente vittima, benché non si sia costituita parte civile (almeno finora).
L’amore è fluido: sfiora e investe gli esseri umani a prescindere da sesso, età, genere. Ma la legge perimetra e definisce i confini, prevedendo che al di là di una linea di demarcazione – pur con sfumature diverse – quel comportamento lecito sopra la maggiore età, sotto quel limite è reato. Anche se la maturità di una persona e la sua crescita psico-affettiva è ben oltre l’età anagrafica. Poco importa.
Saranno i giudici del tribunale di Padova a sviscerare la complessa vicenda umana che ha per protagonista il professore M.C., classe 1980 di Padova, e la sua ex studentessa, 18 anni compiuti da qualche mese ma nell’anno scolastico 2015/2016 appena 16 anni. Ieri, il gup Mariella Fino ha rinviato a giudizio l’insegnante per atti sessuali con minorenne. Due anni fa aveva ottenuto l’incarico di docente in un istituto superiore del Camposampierese. E, lezione dopo lezione, era sbocciato l’amore con la giovane allieva che aveva perso la testa per il suo prof. Era nata una relazione durata quasi un anno: intensa, fuori dagli schemi, destinata ad attirare l’attenzione. Un sentimento forte che aveva spinto la ragazza a confidarsi con un compagno di scuola. Così qualche indiscrezione era arrivata agli altri professori mentre la madre della ragazza, preoccupata per alcuni comportamenti della figlia, aveva cominciato a essere più attenta. E un giorno, di nascosto, aveva controllato il cellulare della ragazza. Sorpresa: il tono degli sms scambiati con l’insegnante non lasciava spazio a dubbi.
Messa alle strette, la confessione: è vero, era innamorata del suo professore. I genitori si sono presentati subito nella stazione dei carabinieri di Camposampiero e hanno firmato una denuncia, non prima di aver informato il dirigente scolastico. Il caso è finito sul tavolo del pm Giorgio Falcone che ha indagato M.C. per il reato di atti sessuali con minore con l’aggravante di aver abusato della propria posizione di insegnante. Interrogato, il docente non ha negato la relazione, spiegando che la ragazza viveva con consapevolezza quel legame. E quest’ultima, pure interrogata, ha confessato i sentimenti coltivati per l’insegnante. Ora la parola passa ai giudici.
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