L’Arcella ora spera nella Tav «Siamo ancora all’anno zero»

La “porta” dell’Alta velocità sarà su via Avanza, che dovrà essere rigenerata La presidente del quartiere Andreella: «Stiamo già lavorando a piccoli interventi»
Felice Paduano
MALFITANO-AGENZIA BIANCHI- PADOVA- USCITA STAZIONE VIA AVANZO
MALFITANO-AGENZIA BIANCHI- PADOVA- USCITA STAZIONE VIA AVANZO

Tra sogno e realtà, tra aspettative e diffidenza, tra fiducia e disillusione. L’Arcella aspetta la Tav per una vera rinascita urbanistica, dopo l’annuncio dato dal commissario governativo Vincenzo Macello che i binari e la “porta” dell’Alta velocità per Padova sarà sul lato nord, quello di via Avanzo. Proprio quello in cui è maggiore il degrado e su cui è necessario un intervento di rigenerazione.

SIAMO ALL’ANNO ZERO

«Purtroppo siamo ancora all’anno zero – osserva il vicepresidente di minoranza del consiglio comunale Ubaldo Lonardi, in forza alla lista Bitonci – Basta arrivare in treno ed utilizzare l’uscita Arcella per osservare, sia lungo via Avanzo che sul cavalcaferrovia, il paesaggio urbano che si è creato in quella zona da oltre 30 anni. L’ex hotel Abritto resta ancora un monumento alla vergogna e tanti negozi e locali gestiti dagli immigrati rappresentano un pugno nell’occhio per i passanti. Macello ha chiarito che l’Alta velocità, oggi ferma a Vicenza come progettualità esecutiva, arriverà a Padova nel 2028-2029. Ossia tra otto anni. Non possiamo e non dobbiamo tenerci il degrado attuale ancora per quasi dieci anni. Gli interventi di riqualificazione bisogna farli adesso anche per dare alle abitazioni in loco valori immobiliari più alti rispetto a quelli attuali».

UN INTERVENTO NECESSARIO

Una fotografia della zona la da anche l’ex Provveditore Andrea Bergamo, che abita dietro la stazione da diversi anni: «Prendo il sottopassaggio quattro volte al giorno – racconta – Serve una riqualificazione urbanistica per accogliere i turisti, con nuovi servizi su via avanzo che possano essere a beneficio di tutti».

LA CONSULTA IN CAMPO

Recentemente la Consulta di quartiere ha investito 35 mila euro proprio per favorire una riqualificazione dell’area: «Stiamo lavorando con gli assessori Bressa, Micalizzi e Nalin, i frutti si vedranno a settembre – racconta la presidente del quartiere Etta Andreella – Probabilmente 35 mila euro sono pochi, ma rappresentano già una bella somma almeno per avviare piccoli interventi dal punto di vista estetico».

Sul delicato argomento si pronuncia anche il presidente della commissione sicurezza, anche lui residente all’Arcella: «Dobbiamo ringraziare il sindaco Giordani per il suo impegno nella trattativa con Rfi per portare la Tav a Padova. – osserva Luigi Tarzia– Tra pochi anni l’Arcella sarà collegata meglio al centro e sarà riqualificata sia dal punto di vista urbanistico che commerciale. Speriamo non sia più una periferia scollegata ed isolata dal centro. Ci vuole solo un po’ di pazienza. La riqualificazione sarà effettuata a tappe graduali, ma, entro il 2028, con l’arrivo dell’Alta velocità da Vicenza, il paesaggio urbano dietro la stazione non sarà più uguale a quello di oggi».



Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova