L’arte contemporanea spiegata dai ragazzi

L’arte rivisitata dai ragazzi, per i ragazzi, con il linguaggio dei ragazzi. L’arte a portata di click, condivisa e commentabile. Nella generale disaffezione dei giovanissimi verso il musei, nasce “Palazzo Grassi Teens”, la prima piattaforma digitale dedicata all’arte contemporanea - e in particolare alle opere della collezione Pinault - creata dagli stessi adolescenti a uso e consumo dei loro coetanei.
L’iniziativa, progetto pilota a livello internazionale, è stata presentata ieri mattina al teatrino di Palazzo Grassi dove oltre duecento ragazzi per un paio d’ore si sono sentiti un po’ Marc Zuckerberg e un po’ Jeff Koons. Grazie alla piattaforma che prevede un sito web (www.teens.palazzograssi.it) collegato a Instagram, Twitter e Facebook, i ragazzi scelgono infatti i contenuti, li discutono, li bocciano o li approvano, li modificano praticamente senza la mediazione degli adutli. Il progetto, basato infatti su un approccio peer to peer, ha avuto una “gestiazione” di quattro mesi durante i quali i ragazzi di dieci classi hanno visitato il museo in lungo e in largo, hanno soppesato il gradimento delle opere, le hanno selezionate, scelte e infine le hanno riversate - naturalmente a modo loro - nel sito web.
Nel sito sull’arte young gli artisti della collezione Pinault diventano così quasi famigliari, le loro opere arrivano agli occhi di tutti con parole semplici, osservazioni argute, interrogativi dotati di risposte.
Dopo l’iniziativa “Detto tra noi”, seguita dalla creazione dell’app per la mostra “Prima Materia” che che ha coinvolto i ragazzi chiamati a realizzare una videoguida su tablet, destinata ai coetanei e disponibile per tutti i visitatori della mostra, arriva ora un sito che, il mese scorso, è stato illustrato come best pratice a Ginevra in occasione di MuseumNext, la conferenza europea nella quale si discute il futuro dei musei.
Artisti-informatici sono i ragazzi delle scuole Dante Alighieri, Trentin, Ilaria Alpi, 8 Marzo-K.Lorenz, Santa Caterina e Ponti di Trebaseleghe. «Con questo programma - ha spiegato Marina Rotondo, responsabile dei servizi educativi a Palazzo Grassi-Punta della Dogana - stiamo costruendo un pubblico nuovo, cruciale per il futuro di tutti i musei. Se i ragazzi si affezionano a un'istituzione, ai suoi artisti, alle sue opere, ne diventeranno in futuro grandi sostenitori e potenziali ambasciatori.(m.pi.)
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