LASTORIA / 95 anni fa la strage del Bastione della Gatta

PADOVA. Per molti dei padovani è solo una torre-serbatoio, un luogo in cui ci si passa davanti spesso senza neppure guardarla. Invece è uno dei luoghi storici della prima guerra mondiale. Venerdì 11 novembre è il 95esimo anniversario della strage del Bastione della Gatta. Padova infatti subì uno dei primo bombardamenti aerei in Italia. “Erano incursioni dal cielo certamente assai limitate se paragonate a quelle del secondo conflitto mondiale, ma assolutamente terrorizzanti proprio perché inedite e in grado di portare, per la prima volta, la guerra lontano dalla “prima linea” coinvolgendo anche i luoghi quotidiani della vita civile - spiega Fabio Bordignon del Comitato Mura - Durante la prima guerra mondiale Padova subì diciannove bombardamenti”.
Aessere colpiti furono il duomo, via Savonarola, la chiesa dei Carmini, il teatro Verdi, i palazzi comunali. In totale oltre duecento edifici colpiti, ma il più grave fu sicuramente la strage del 11 novembre 1916 al bastione della Gatta. L’incursione iniziò verso le 19,30 e fu breve in senso strettamente bellico, con 12 ordigni sganciati, ma pesantissima negli effetti. L’allarme giunse solo 15-20 minuti prima e molti abitanti delle zone attorno a piazza Mazzini accorsero al “rifugio”. Una bomba, forse diretta alla vicina ferrovia, centrò l’ingresso delle casematte del bastione. Per tragica fatalità i padovani erano stipati proprio in quel punto perché la parte più interna del bastione era allagata a causa di piogge recenti. Si contarono novantatre vittime, alcune colpite dalle schegge e molte, sospinte dallo spostamento d’aria, annegate all’interno del bastione.
“Le esigenze della città moderna portarono a costruire in quel luogo, pochi anni dopo, nel 1925, uno dei primi serbatoi dell’acquedotto creando, sulla sommità del bastione e sul vicino tratto di mura, un giardino pubblico - si legge nel ricordo di Bordignon - Una costruzione a cui fu dato l’aspetto di una torre cilindrica, ma che alla base nasconde una cappella votiva circolare. Un luogo della memoria in seguito dimenticato e oggi ignoto alla gran parte della cittadinanza”.
Per questo la cappella sarà aperta venerdì 11 novembre dalle 10 alle 12,30 e sabato 12 dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 17. L’iniziativa è realizzata dal Comitato Mura
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