L’autopsia: colpo mortale sulla nuca

Un colpo sulla nuca, poco sopra il collo, esploso con una violenza inaudita. Quel colpo è stato quello mortale, inferto di sorpresa, alle spalle, dall’aggressore spuntato nel buio. Poi una pioggia di altre bastonate prima della morte atroce. Ecco la ricostruzione del delitto emersa dall’autopsia iniziata intorno alle 18 di ieri sul corpo di Antonio Floris nell’Istituto di medicina legale. A eseguirla il dottor Claudio Terranova incaricato dal pm Daniela Randolo, titolare dell’inchiesta. Qualche ora prima, una serie di accertamenti esterni ritenuti fondamentali: attraverso esami dattiloscopici, è stata accertata senza ombra di dubbio l’identità della vittima che, al momento dell’uccisione, non aveva documenti. L’omicidio si sarebbe consumato in pochi istanti nella serata di venerdì, ma il corpo è stato ritrovato solo lunedì sotto una catasta di legna. Il 61enne sardo stava scontando 16 anni di carcere per due tentati omicidi, eppure poteva usufruire di permessi tanto da lavorare di giorno nella comunità L’Oasi a Chiesanuova dove è avvenuta l’aggressione. (r.p.)
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