Lavoro domenicale, il Tar chiama in causa la Corte Costituzionale

Finché i  giudici non decideranno in merito ai ricorsi presentati,  i grandi magazzini potranno rimanere aperti
Interpress Morsego Venezia, 22.02.2012.- Manifestazione lavoratori dei supermercati davanti al TAR di Venezia.-
Interpress Morsego Venezia, 22.02.2012.- Manifestazione lavoratori dei supermercati davanti al TAR di Venezia.-

PADOVA. Grande distribuzione e aperture domenicali: il Tar ha deciso di "girare" la decisione alla Corte costituzionale. Dunque finché i quindici giudici non delibereranno in merito, negozi, supermarket e megastore potranno tenere aperto la domenica.  

La querelle, dunque, continua.

Ieri, quasi un centinaio tra delegati sindacali e lavoratori, avevano presidiato  la sede del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, dove si era svolto in camera di consiglio, l’atteso primo dibattimento sulle aperture domenicali, la legge Monti e la cosiddetta deregulation del settore del commercio. In discussione c'erano 22 dei 36 ricorsi presentati dalla grande distribuzione contro i comuni che allineandosi con la Regione, avevano posto delle restrizioni alla liberalizzazione spinta contenuta nel decreto Salva Italia.

Tra i 22 ricorsi discussi ieri, alcuni saranno presi in esame nelle prossime settimane. Molti (Pam Panorama di Treviso, di Vicenza, di Verona, di Padova e ancora Spinea, Camposampiero e Venezia) erano nelle mani dello studio legale milanese di cui fanno parte Pier Vettor Grimani, Giorgio Roderi e Angela Turi. Così come Società Sviluppo Commerciale Srl, Oviesse di Belluno, San Donà, Conselve e Auchan del comune di Vicenza, solo per citare alcuni esempi.

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