Le ceneri di Bialetti tumulate in una Moka

Una Moka davanti all’altare (foto) e, dentro, le ceneri di Renato Bialetti, “l’omino coi baffi”: così, per volontà dei figli Alessandra, Antonella e Alfonso, è stato salutato a Casale Corte Cerro, nel Verbano, l’industriale che ha portato la celebre caffettiera a diventare un’icona del design italiano nel mondo. I funerali di Bialetti, morto la settimana scorsa all’età di 93 anni, si sono svolti a Casale Corte Cerro, in Piemone, dove era nato, nella frazione di Montebuglio. La Moka diventata urna per le ceneri era molto grande; è stata collocata davanti all’altare, con una composizione di rose bianche ai piedi. Il prete al termine della cerimonia l’ha benedetta con l’incenso, quindi è stata portata nel piccolo cimitero dove è stata tumulata, in fianco alle spoglie della moglie Elia, nel cimitero della piccola frazione che sorge a poca distanza dalla zona dove il padre di Renato, Alfonso Bialetti, creò l’azienda. Qui nacque - era il 1933 - la mitica caffettiera che diventò poi famosa con l’immagine dell’omino con i baffi, ispirata proprio alla figura di Renato. Se il padre Alfonso la inventò, fu il figlio ad avere l’intuizione e l’intelligenza di investire molto sulla Moka. Da un lato rafforzò le esportazioni, dall’altro investì in pubblicità. Con Carosello, la consacrazione: il boom sul mercato fu di proporzioni enormi.
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