«Le tasse ci strangolano: chiudiamo la tipografia di Tencarola»

Fondata nel 1978 da Lino Varotto, l’attività artigianale di via Don Bosco 118 ha abbassato per sempre le serrande la scorsa settimana.

Gli attuali titolari Sergio Vaccarotto e Leone Mason, spiegano il motivo della scelta: «Il lavoro non mancava, a strangolarci sono state le tasse», affermano. «Inutile tenere aperto per rimetterci. Non ci siamo arresi per la concorrenza che in particolare per questo lavoro viene da Internet, i volantini, i manifesti e la pubblicità cartacea funzionano ancora. Ma se devi lavorare solo per lo Stato è meglio smettere anche se è stata una scelta non facile visto la clientela che in questi anni ci ha sempre dato fiducia».

Con la tipografia “Lino Tipografo” se ne va un pezzo di storia della frazione. Per tanti anni la stamperia è stata il punto di riferimento degli organizzatori di marce podistiche e sagre paesane. Fin da quando si stampava ancora con il piombo.

Nel 1988 è mancato prematuramente il fondatore e a portare avanti l’attività fino alla scorsa settimana sono stati Sergio Vaccarotto e Leone Mason. Quest’ultimo è molto conosciuto nel settore delle corse podistiche e del mountain bike.

La chiusura della tipografia sta avendo una notevole risonanza sui social, in particolare sulla pagina facebook “Sei di Tencarola se…”. «Anche il mitico tipografo di Tencarola se ne va. Un altro bravo artigiano che ci mancherà», scrive un’abitante della zona.

Appena qualche mese fa, a poche centinaia di metri dalla tipografia, aveva chiuso, causa decesso, il meccanico di bici Cristiano Boesso.

Rimane ancora in attività, invece, il “careghèta” che ha il piccolo laboratorio tra l’ex negozio di biciclette e l’ex tipografia. Non si sa quanto ancora resisterà l’impagliatore di sedie. Un lavoro che pochi ormai sanno fare e che a Tencarola resiste grazie alla passione dell’artigiano che ancora lo pratica.