Legnaro. Muore dopo lo schianto in auto. Aveva appena compiuto 21 anni

LEGNARO. Aveva appena compiuto ventuno anni Davide Sgrinzato, il giovane mancato nella tarda mattinata di lunedì in ospedale a Padova per le conseguenze di un incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi. Oggi alle 10.30, nella chiesa parrocchiale, un’intera comunità si stringerà intorno al feretro e cercherà di dare conforto a mamma Lucia che si trova ad avere perso il suo sostegno.
Sì, perché a Davide era toccato diventare uomo presto, già a tredici anni quando papà Fernando, che di anni ne aveva solo 59, se n’era andato per un arresto cardiaco. Con la madre e la famiglia del fratello maggiore abitava in via Monte Grappa. Dopo le scuole medie aveva frequentato l’Enaip di Piove di Sacco, dove si era formato come elettricista. Finita la formazione aveva trovato subito lavoro alla Scm Frigo spa di Vigorovea, azienda specializzata nella refrigerazione industriale. Sabato scorso Davide, insieme a due amici conosciuti ai tempi della scuola, aveva trascorso una giornata di svago in montagna.
La tragedia si è consumata poco dopo le 2 di domenica, quando stavano rientrando e ormai mancava poco per essere a casa. Lungo il rettilineo di riviera Maestri del lavoro, in zona industriale a Padova, la Fiat Punto con alla guida Davide, che viaggiava, verso Legnaro, è sbandata a destra, finendo contro uno degli alberi che costeggia la carreggiata. Potrebbe essersi trattato di un fatale colpo di sonno o di un malore. In quel momento in strada non transitava nessuno.

A.D., il ventenne che occupava il sedile posteriore, uscito quasi indenne dallo schianto, ha chiamato i soccorsi. Sgrinzato, insieme a N.F. di 19 anni di Piove di Sacco, sono stati invece portati in ospedale a Padova in gravissime condizioni. Davide, per le lesioni celebrali riportate, non si è più risvegliato. Sulla dinamica sta indagando la Municipale di Padova. La Punto non procedeva a elevata velocità. «Una persona splendida» lo ricorda con la voce rotta dal pianto il fratello Luca di 41 anni e per il quale era come un figlio «molto legato alla famiglia e alla casa. Era un gran lavoratore. Sempre allegro e possedeva le migliori qualità. Amava la sua professione ma era appassionato tanto anche dei lavori che faceva a casa. Curava l’orto, teneva in ordine il giardino e coltivava i terreni di casa. Mi ha poi aiutato tantissimo nei lavori di ristrutturazione della casa». Domenica avrebbero festeggiato insieme il compleanno. «Ci mancherà tantissimo» aggiunge «anche a mia figlia piccola, la nipotina alla quale era legato da un rapporto speciale». —
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