L’intero paese riunito per l’addio a Michael

MESTRINO
Il funerale di Michael Zampieron sarà celebrato oggi alle 15 nella chiesa di Mestrino. Ha chiesto di poter essere presente anche Marco Moretti, l’amico diciottenne che era in auto con lui al momento dell’incidente in cui Michael ha perso la vita e che si trova ancora ricoverato in ospedale per le diverse contusioni e per i postumi dell’operazione al braccio sinistro necessaria a risolvere la frattura al radio. Marco e Michael erano inseparabili, quasi più fratelli che amici: avevano frequentato tutte le scuole insieme, dalla materna alle medie, separandosi solo alle superiori: mentre Michael aveva scelto l’istituto Scalcerle con indirizzo chimico, Marco aveva optato per il Leonardo da Vinci con indirizzo sociale. Si vedevano però sempre, praticando entrambi il karate e frequentando le attività parrocchiali. Ed erano spesso l’uno a casa dell’altro.
«Marco non ricorda molto dell’incidente – racconta papà Paolo –. Ha detto che erano partiti dal bowling, si erano girati alla rotatoria e avevano proseguito verso Mestrino. Improvvisamente l'auto ha iniziato a sbandare a destra e a sinistra, finendo contro il parapetto del ponte e poi dentro al fosso». Marco è riuscito ad uscire dallo sportello semiaperto della Golf station wagon e ha chiamato i soccorsi. Nel frattempo chiamava Michael, che gli ha risposto per due o tre volte. Poi silenzio. Marco deve aver perso i sensi e si è risvegliato al pronto soccorso: accanto aveva i genitori e l’altro amico, di 15 anni, che era seduto in auto con loro. Ma Michael non c’era. «Mi chiedeva di continuo perché non fosse lì – continua il padre – e gli abbiamo detto che era in un’altra area, perché ferito più gravemente. Poi in reparto, vista la sua insistenza a chiederci notizie di come stesse, gli abbiamo detto la verità».
La verità è quella che il suo carissimo amico Michael non c’era più, che non lo avrebbe più rivisto. Adesso in ospedale è circondato da tanti amici che lo vanno trovare, amici anche di Michael: si sforzano di essere allegri, di non parlare di Michael, anche se poi si stanno organizzando per i preparativi del suo funerale. Alla cerimonia saranno presenti gli amici di Mestrino, i compagni di scuola e un paese intero, perche i genitori di Michael insegnano karate a Mestrino e sono molto conosciuti. Per loro Michael era un figlio, l’unico, ma anche un appoggio, un sostegno, parte integrante di una famiglia molto unita, che faceva tutto insieme, dall’allenare i bambini a karate ad andare per funghi nei boschi la domenica. Quella di Michael, per loro, è una perdita incolmabile.
Cristina Salvato
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