Litiga con la badante e i figli A 95 anni si barrica in casa

TRIBANO. Novantacinquenne si barrica in casa e non lascia avvicinare nessuno per ore. L’anziano non ha voluto saperne di aprire né ai figli e nemmeno alle forze dell’ordine. Vano anche l’intervento dei vigili del fuoco mentre in tarda serata è entrato in azione un facilitatore per cercare una mediazione che permettesse di uscire dall’impasse. È stato un pomeriggio movimentato nella frazione di San Luca, davanti alla vecchia casa colonica in cui l’uomo, 95 anni portati bene, si è asserragliato dopo un litigio con i familiari. Pare che tutto sia iniziato a metà pomeriggio, quando i figli hanno cercato di entrare in casa perché l’anziano padre aveva allontanato la badante che lo seguiva.. Quando però hanno trovato la porta chiusa e dall’interno non proveniva alcuna risposta, i parenti hanno allertato l’assistente sociale e le forze dell’ordine. A quel punto però l’anziano padrone di casa ha dato in escandescenze e ha gridato che non avrebbe fatto entrare nessuno in casa sua. Non è ancora chiaro se abbia anche brandito un coltello da cucina in un momento di rabbia.
Sul posto sono arrivati, insieme ai carabinieri della compagnia di Abano, anche i vigili del fuoco di Este e un’ambulanza del Suem 118, per un eventuale supporto sanitario. Anzitutto le forze dell’ordine hanno cercato di riportare la calma e di convincere l’anziano ad aprire la porta. Ma per ore hanno trovato un netto rifiuto, mentre la tensione fuori casa continuava a crescere. Probabilmente l’anziano, che tutti descrivono come una persona ancora lucida e in gamba, si è spaventato nel vedere tutta quella gente attorno a casa sua. Verso sera la tensione si è attenuata e a parlare con l’anziano si è presentato uno psicologo - mediatore arrivato da Venezia. Lo spiegamento di forze è stato ridotto al minimo e i vigili del fuoco sono rientrati perché non c’era bisogno di intervenire.
Riportata la calma, nel corso della serata il mediatore ha cercato con calma la via del dialogo per convincere l’anziano ad aprire la porta. «Intanto abbiamo cercato di allentare la tensione», racconta il sindaco Massimo Cavazzana, «chiedendo l’intervento di un esperto che potesse instaurare un dialogo con questo signore. Non c’è mai stato pericolo. Si tratta di una persona energica che però ha bisogno di un aiuto, soprattutto per mangiare. Col passare delle ore si è calmato e quando tutto sarà finito ci accerteremo anzitutto delle sue condizioni di salute e se sarà necessario valuteremo di intervenire con un accertamento sanitario. Il tutto senza fretta». —
Nicola Stievano
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