Little Tony, i cimeli di Montebelluna

Era cittadino onorario del comune trevigiano, gli aveva decicato un inno. Oggi per lui una messa in duomo
Di Enzo Favero

MONTEBELLUNA. Il ragazzo dal ciuffo non c'è più. E Montebelluna piange il suo primo cittadino onorario. Little Tony è deceduto l'altra sera, all'età di 72 anni, e non canterà più “Welcome to Montebelluna”, l'inno che aveva dedicato al capoluogo montelliano anni prima che gli fosse assegnata la cittadinanza onoraria.

Ieri nelle bacheche della città sono apparse le epigrafi di Little Tony, col cordoglio dell’amministrazione comunale, la sua foto con la chitarra, l’annuncio della messa che sarà celebrata oggi alle 18,30 in duomo per ricordarlo. E domani alle 10, al Santuario del Divino Amore, ci sarà anche l’amministrazione comunale di Montebelluna a salutare per l'ultima volta il suo cittadino onorario. Era il 1995, sindaco Zaffaina, quando Little Tony, sotto la neve dicembrina, era apparso al balcone del municipio e si era messo a cantare per la gente che lo acclamava dalla strada. Era l'atto conclusivo di una cerimonia di assegnazione della cittadinanza onoraria al culmine di un lungo rapporto di amicizia col capoluogo montelliano nato e cresciuto grazie a Roberto Valerio, a Walter Stefani, agli altri amici del gruppo “Amici per Montebelluna”. «Che sono stati gli organizzatori di tantissime belle serate musicali fra cui per ben otto volte con la presenza di Little Tony» dice il sindaco di Montebelluna Marzio Favero «Per una singolare e triste coincidenza anche Walter Stefani è venuto a mancare, dopo breve malattia, i giorni scorsi. Ci piace immaginarli camminare assieme nelle verdi praterie di quel sogno americano che hanno condiviso assieme per una vita. Alle espressioni di cordoglio, che esprimo a nome dell’amministrazione e della Cittadinanza, si uniscono quelle dell’allora sindaco Lallo Zaffaina che nel ’95 ebbe il piacere di consegnare la prima Cittadinanza Onoraria a Little Tony e quelle di Roberto Valerio che ha fatto conoscere Montebelluna al grande cantante, che qui si è esibito più volte gratis per il restauro della chiesa di Santa Maria in Colle e del Duomo. Una scelta quella di conferire la cittadinanza onoraria che all’epoca colpì molto l’immaginazione popolare su scala non solo locale, perché una seriosa città produttiva legava il proprio nome all’interprete di un genere musicale carico di vitalità. Non dimentichiamo che Little Tony ha ricambiato la simpatia di Montebelluna dedicando alla città “Welcome to Montebelluna” e quindi la nostra città probabilmente dispone dell’unico inno prodotto dal massimo esponente italiano del rock and roll fra gli enti locali italiani».

Ma a Montebelluna c’è anche altro: Roberto Valerio, il gallerista, ha dischi, chitarre, macchine, manifesti donati da Little Tony, tutto materiale che doveva essere utilizzato per aprire un museo dedicato al ragazzo dal ciuffo e che forse prossimamente potrà vedere la luce. E lo stesso sentimento di cordoglio ha attraversato tutta l’Italia, colpito tutto il mondo dello spettacolo, tanto che sono moltissimi i ricordi che si rincorrono sul web per Little Tony. Lo ricordano cantanti come Gianni Morandi, Renato Zero, Celentano, e ancora Renzo Arbore, Mogol, Carlo Verdone. Tantissimi che hanno nel cuore canzoni come “Cuore matto” e i tanti, tantissimi successi del cantante.

Così lo ricorda la figlia Cristiana: «Ero con lui ieri quando è successo l’inevitabile. Da una parte provo sollievo per lui perchè soffriva davvero tanto. Quando vedi una persona che ami soffrire non chiedi che pace per lui, però la perdita è incolmabile. Le ultime ore non è stato lucido e questo è stato un bene. Era molto legato ai miei figli, ma non ha chiesto di vederli. Non ha chiesto di vedere nessuno perchè ci teneva a mostrarsi sempre al meglio».

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