Lo scandalo di don Contin non danneggia la sagra

SAN LAZZARO. In 24 edizioni mai come quest’anno la Sagra della Pappardella di San Lazzaro è stata così tanto voluta e sentita. Dopo lo scandalo a luci rosse che ha travolto lo scorso dicembre l’intera comunità e il suo parroco, don Andrea Contin, i parrocchiani hanno sentito il bisogno di dimostrare che nonostante tutto l’unione dei fedeli può mantenere alto l’onore della parrocchia. Subito dopo la bufera che si è abbattuta sulla chiesa del rione, nei parrocchiani era sorto il dubbio se fosse il caso o meno di continuare con la tradizionale festa. La risposta è stata positiva. «Ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo accantonato tutta la delusione e abbiamo dato il massimo perché anche quest’anno la sagra della Pappardella fosse bella e partecipata come sempre» spiega Paolo Dalla Libera, uno degli organizzatori. Cominciata il week end del 6 maggio e finita domenica scorsa, la sagra ha avuto il consueto successo. Se non addirittura di più. Ogni sera erano presenti a San Lazzaro circa 500 persone, e non solo parrocchiani ma anche cittadini di quartieri.
«La vicenda di don Andrea ci ha scosso, ma ci ha anche dato una grande forza per andare avanti. Ci siamo uniti, in pochi si sono allontanati da San Lazzaro dopo lo scandalo. Inoltre don Giovanni Brusegan, arrivato al posto di don Contin, sta facendo un ottimo lavoro. È stato molto presente anche durante le serate di sagra». Quella della Pappardella è una sagra che viene dal “basso”: «Sono stati i parrocchiani a dare vita a questa manifestazione, nata più di 35 anni fa e inizialmente denominata “Sagra di primavera”' perché si teneva la seconda settimana di maggio» conferma Dalla Libera, «poi abbiamo deciso di darle una caratterizzazione ed è così che abbiamo scelto la pappardella». (a.f.)
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