Lo stalker del condominio torna in cella

Era stato scarcerato lo scorso mese di giugno: in sei mesi ha terrorizzato tutti con molestie, minacce e danneggiamenti
Corrado Buscema
Corrado Buscema

PADOVA. Tre anni passano in fretta, specie quando ci si libera di una minaccia tra le mura domestiche. Corrado Buscema, 58 anni, origini siciliane, nel 2014 era finito in manette con l’accusa di stalking condominiale. Lo scorso mese di giugno è uscito dal carcere ed è tornato nella sua abitazione di via Romana Aponense 21. Pare che la lezione non gli sia servita, tutt’altro. E così dopo altri sei mesi d’inferno è scattata una nuova misura. Gli uomini della Squadra mobile di Padova martedì pomeriggio hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno ammanettato. «Io non esco di qua», gridava asserragliato in casa. Mentre qualcuno dei vicini già progettava di andarsene: «Non si può vivere in questo condominio».

FERRO - VIA ROMANA APONENSE 21, PATTUGLIA POLIZIA
FERRO - VIA ROMANA APONENSE 21, PATTUGLIA POLIZIA


Il caso di Corrado Buscema emerge a dicembre del 2013, quando una vicina di casa esasperata imbraccia il fucile e spara due colpi contro la porta di casa. Interviene la polizia e nel giro di un pomeriggio gli investigatori scoprono che Buscema è tutto tranne che la vittima. Minacce, atti osceni, orina dal terrazzo, vandalismi sulle auto in sosta. L’inferno in condominio, in via Romana Aponense 21, aveva un nome e un cognome: il suo. Dopo anni di persecuzioni, intimidazioni e vessazioni, la Squadra mobile di Padova chiede e ottiene una misura cautelare per il reato di stalking condominiale. La situazione è talmente grave che l’uomo, imbianchino di professione con qualche piccolo precedente penale alle spalle, viene condannato a tre anni e dieci mesi di reclusione.

Ma il tempo passa in fretta e si arriva così a giugno 2017. Corrado Buscema torna a casa e riprende a comportarsi esattamente come tre anni prima. Invece di usare il bagno si piazza sul suo terrazzo al secondo piano e orina sulla tenda dell’inquilina di sotto. Lei protesta e lui la minaccia. Le rende la vita impossibile al punto che questa inizia a girare per agenzie per cercare un’altra casa. Buscema se la prende anche con i lampioni condominiali. Li rompe e durante uno dei suoi raid incendia la tende sempre della povera sventurata che abita nell’alloggio al primo piano. Quindi in via Romana Aponense tornano a farsi vivi gli investigatori della Squadra mobile di Padova che preparano un nuovo fascicolo a suo carico, sotto la direzione del pubblico ministero Roberto Piccione. La nuova ordinanza d’arresto porta la firma del gip Margherita Brunello.

Il blitz viene organizzato martedì pomeriggio ma il cinquantottenne si barrica in casa e per ammanettarlo gli agenti devono fare irruzione. Torna la pace ma fino a quando durerà?

e.ferro@mattinopadova.it

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