L’officina ex Sita (BusItalia) va alla Miotto diCurtarolo

La gara d’appalto, indetta a livello europeo da BusItalia ( ex Sita, con il cento per cento delle azioni in mano alle Ferrovie dello Stato ) per tutti i lavori di officina, è stata vinta dall’azienda Miotto di Curtarolo. Negli ultimi tempi l’officina della Sita era stata gestita, invece, dalle Officine Sava di Caselle di Selvazzano, dove erano occupati 35 lavoratori. Sino ad oggi, però, la Miotto ha assunto solo 15 degli ex dipendenti Sava. Gli altri 20 sono ancora in stand by. Per il momento sono stati messi in cassa integrazione, ma rischiano il licenziamento. In loro difesa si sono schierati tutti i sindacati di categoria, tra cui anche la Filt-Cgil, la Fit-Cisl e l’Usb (ex Cobas). «In tutti gli appalti di questo tipo i lavoratori dell’azienda che perde l’appalto vengono automaticamente riassunti dall’azienda subentrante – sottolinea Paolo Tollio, segretario Filt e autista di Aps Holding (in foto) – Come mai, in questo caso specifico, BusItalia non ha obbligato la Miotto a riassumere tutti gli ex dipendenti delle Officine Sava?».
Dello stesso tono il commento di Federico Cecchetto. «Innanzitutto a noi autisti non risulta che la Miotto ne abbia già riassunto 15 – sottolinea il delegato della Fit – Comunque i 35 lavoratori vanno rioccupati in tempi brevi. Altrimenti potrebbero scattare anche forme di mobilitazione a loro favore».
Immediata la risposta di Luciano Grazzini, l’amministratore delegato dell’ex Sita che, solo poche settimane fa, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Careggi di Firenze (dove abita e vive da sempre ) per un intervento. «Sava è una cosa e BusItalia è altra cosa – replica l’ingegner Grazzini – In questi casi scattano le norme che regolano le aziende private. Per quanto mi riguarda, sono stato il primo a consigliare al titolare della Miotto ad assumere subito gli ex dipendenti della Sava anche per preservare la loro buona esperienza professionale. Mi risulta che ne ha già assunto 15. Per il resto sarà la Miotto, in base alla mole di lavoro che si ritroverà nei prossimi mesi, a decidere eventuali altre assunzioni. Nel bene e nel male questa è la normativa che sono tenuto a rispettare.
Intanto BusItalia sta emanando un altro bando, a livello europeo come d’obbligo, per individuare una nuova società che dovrà gestire le pulizie a bordo dei mezzi e anche del deposito. Attualmente tale servizio è svolto dalla società Global Service. In questo caso la società vincitrice avrà l’obbligo di riassumere gli attuali 15 dipendenti della ditta Global.
(f.pad.)
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