Lucciole cinesi, clienti nostrani Sequestrati due appartamenti

BLOCK NOTES Le frasi scritte sui fogli sequestrati e, da sinistra, l’assessore Carrai, Boscarollo, e Sattin
BLOCK NOTES Le frasi scritte sui fogli sequestrati e, da sinistra, l’assessore Carrai, Boscarollo, e Sattin
 
In alcuni fogli di block notes a quadretti gli aguzzini avevano scritto cosa le ragazze dovevano dire ai clienti al telefono in lingua italiana: «Di fronte fruttivendolo», per le ragazze che si prostituivano in via Tiepolo 14. E «Il mio indirizzo è via Adriatica 39, vicino al ponte bassa nero
(evidentemente per non far sentire troppo l'accento cinese avevano erroneamente trasformato anche le "elle" di Bassanello in una "erre").
Sequestrati dagli agenti della polizia municipale due appartamenti utilizzati dalla mala cinese per far prostituire le ragazze, uno al Portello e l'altro al Bassanello.
 In entrambe le case i vigili urbani diretti dal commissario principale Luca Sattin e dal commissario capo Andrea Boscarollo hanno trovato all'interno due ragazze «nuove», mai identificate prima. Gli appartamenti sono stati posti sotto sequestro preventivo dal gip Mariella Fino che ha avallato la richiesta del pm Luisa Rossi. Quello al Portello, in via Tiepolo 14 è di proprietà di un padovano che lo aveva affittato a un cinese (irreperibile) e, dopo aver saputo nei mesi scorsi che al suo interno si prostituivano alcune ragazze, aveva già iniziato la procedura di sfratto che ora, con il decreto di sequestro potrebbe diventare più celere. I locali di via Adriatica 39 al Bassanello sono riconducibili a una statunitense sposata con un padovano.  In totale i vigili urbani hanno denunciato tre persone, tre cittadini cinesi di 44, 46 e 47 anni, residenti fuori regione due dei quali irreperibili. Il reato contestato è il favoreggiamento della prostituzione. Uno dei tre era anche intestatario dei telefoni cellulari in uso alle ragazze.  L'indagine è nata nel febbraio scorso, grazie ad alcune voci raccolte da un vigile urbani in servizio al Portello. Tenendolo d'occhio gli investigatori sono arrivati anche alla casa di via Adriatica, identificando non solo le ragazze che si prostituivano (sei in tutto, due di 29 anni, ma anche una di 47 e una di 53 anni), ma anche i clienti che sono stati presi a verbale: un settantenne di Piove di Sacco, e altri di Campo San Martino (55 anni), Brugine (38), Padova (60), Chioggia (42), Torreglia (38) e Maserà di Padova (48), i quali hanno ammesso tutti di aver contattato le giovani guardando gli annunci sui siti o leggendoli sul giornale. «Continueremo a combattere la prostituzione - ha sottolineato l'assessore Marco Carrai - sia su strada che in casa. Questo è il dodicesimo appartamento posto sotto sequestro».

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