Lunghi viaggi e lunghe attese

ALBIGNASEGO. «Li hanno tagliati sì, gli autobus, e chi come me non ha la patente e si muove solo con i mezzi pubblici, se ne accorge». Il signor Antonio Seresin abita a Sant’Agostino, ha 80 anni e ieri pomeriggio, per raggiungere un amico in centro ad Albignasego, ha impiegato un’ora: è partito alle 15 e prendendo il 24 fino al Bassanello, è salito sul tram fino al capolinea della Guizza e da lì sull’88 per arrivare in via Roma. Per spostarsi tra due quartieri di Albignasego, è dovuto arrivare fino a Padova. Chi prende saltuariamente il bus non si è accorto dei tagli. «Mi sposto in bus di rado e cerco di partire con anticipo, arrivo alla fermata e aspetto», commenta Daniela Piva in attesa dell’88: quello che arriva pochi minuti dopo da Carpanedo ha soltanto un altro passeggero. Quello partito prima di lui aveva un solo viaggiatore. A Lion alle 16 alle fermate e al capolinea non si vede nessuno: le corse pomeridiane si fermano, infatti, a Salboro. Le bici sulle rastrelliere raccontano di un’utenza fatta di pendolari. A Mandriola hanno un diavolo per capello quando scendono dal 24: la frazione offre pochi servizi per cui l’autobus è il loro unico collegamento. «Per portare dal pediatra mio figlio Jonathan di 7 anni abbiamo aspettato un’ora al freddo» racconta Antoinette Tshika Kanyinda. «Se ci tagliano le corse, non sappiamo come muoverci».
Lucia Noventa non prende mai il bus, tranne in questo periodo che deve recarsi in ospedale tutti i giorni. «Con la riduzione oraria, invece delle 16.55 devo partire alle 16.35: arrivo tanto in anticipo, ma altrimenti sarei in ritardo». Federica Tognon fa la barista al centro universitario. «Parto presto e arrivo a casa a metà pomeriggio», racconta, «e oggi ho atteso un’ora, così come la mia titolare che abita a San Giacomo, dove hanno ridotto il 3». Clienti arrabbiati alla cartoleria “La stanza dei sogni”, perché alle fermate mancano i nuovi orari e non sapevano della riduzione di corse. «Li ho stampati da internet e distribuiti», dice Elena Grigoletto, la titolare. Tutti concordi, poi, che mancano collegamenti interni alle frazioni per consentire agli anziani di raggiungere il distretto sanitario, le poste o il municipio. (cri.s.)
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