L’Usl sull’ospedale di Schiavonia: «238 posti per i ricoveri e da ottobre aumenteranno»

MONSELICE. L’Usl 6 Euganea ribatte agli attacchi di consiglieri comunali di Monselice, associazioni e sindaci durante il sit-in di sabato mattina “Un abbraccio per salvare il nostro ospedale”. E vuole dare delle precisazioni in merito alle attività erogate dagli Ospedali Riuniti Padova sud, a Schiavonia.
«I posti letto riattivati per le attività di ricovero ad oggi sono 238 e non 180 come affermato dai consiglieri», spiega l’Usl in una nota ufficiale, «a questi va sommata l’area materna-infantile completamente aperta. Per quanto concerne invece l’area medica, dal 15 settembre ci saranno 22 posti letto per cardiologia e dal primo ottobre gli attuali 18 posti letto della geriatria saliranno a 38». L’Usl sottolinea che l’attività del Pronto soccorso è tornata a regime, così come le prestazioni dell’area chirurgica e materno-infantile e dal 1 settembre l’attività di emodinamica della cardiologia è attiva h24 e non più nella sola fascia oraria diurna.
«Precisiamo che, come ormai da anni in tutti gli ospedali, la capacità di ricovero durante il periodo estivo viene tarata in coerenza con il piano ferie sia per un calo fisiologico della domanda sia per dare la possibilità al personale di godere del previsto e meritato riposo» continua la nota «e da ottobre sarà attiva la quasi totalità dei posti letto di cui dispone l’ospedale di Schiavonia». Secondo l’Usl le attività ambulatoriali risultano riattivate per tutte le specialità: «Abbiamo potenziato la produttività con sedute aggiuntive da parte del nostro personale ricorrendo agli istituti contrattuali previsti da normativa».
«Per quanto riguarda le 22mila prestazioni congelate causa lockdown, sono state riallocate per il 96% riprogrammando le agende in base alle priorità. Nel trimestre giugno/luglio/agosto 2020 sono stati effettuati otre 11. 300 accessi al pronto soccorso, più di 3.000 ricoveri tra area chirurgica, medica, materno-infantile e terapia intensiva, quasi 1.400 interventi di chirurgia ambulatoriale come chirurgia, ginecologia, ORL, ortopedia, oculistica, urologia e altrettanti di chirurgia maggiore» continua l’Usl spiegando il bilancio dell’attività degli ultimi tre mesi «solo prendendo in esame le attività ambulatoriali erogate nei presidi ospedalieri di Schiavonia, Montagnana e Conselve nell’ultimo trimestre sono state erogate 45. 963 prestazioni specialistiche, di cui 32. 990 a Schiavonia, alle quali bisogna sommare quelle erogate nei presidi territoriali».
I pazienti che in ottemperanza alle norme anti-Covid avevano prenotato la prestazione in altre strutture dell’Usl 6, sono già stati contattati offrendo loro la possibilità di eseguirla nella sede di Schiavonia in tempi compatibili con la priorità assegnata «120 persone hanno comunque scelto, in autonomia, di non modificare la sede di erogazione della prestazione» conclude l’Usl che ricorda come attualmente l’ospedale Madre Teresa di Calcutta sia covid-free, ma che esiste un piano particolareggiato di emergenza pronto ad attivarsi in caso di bisogno. —
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