Lutto al Marconi per il prof Fontana Studenti sconvolti: «Era un amico»

Il funerale sarà celebrato giovedì nel Vicentino: l’Istituto  organizzerà dei pullman Annullato il concerto di Natale programmato per il 19

«Il professor Fontana non c’è più». Con la voce rotta dalla commozione è toccato alla dirigente scolastica Filippa Renna l’ingrato compito di annunciare classe per classe l’improvvisa morte dell’amatissimo professore di Elettrotecnica ed Elettronica Enzo Giovanni Fontana, 55 anni, morto tragicamente domenica sul lago di Garda, a Torri del Benaco, mentre stava facendo un’immersione.

Sguardi sgomenti, persi nel vuoto, smorfie di dolore e sospiri di incredulità. Per i ragazzi il prof Fontana non era un insegnante qualunque. «Per noi era un mentore, un esempio da seguire» dice con gli occhi lucidi Lorenzo, studente di 5A. Sì perché a Enzo Fontana, da più di dieci anni colonna portante dell’Istituto Tecnico Marconi di via Manzoni, non interessava solo che i ragazzi apprendessero la sua materia.

parlava della vita

«Le sue lezioni non erano solo di carattere teorico. Ci parlava della vita, di come affrontarla», aggiunge Jomar, anche lui in 5A. Una vocazione quella per la scuola e per i suoi alunni che come ricorda la preside Renna, «considerava i figli che non aveva mai avuto». Ogni suo studente - insegnava nel triennio della sezione A - aveva il suo numero di cellulare. Il professor Fontana non si tirava mai indietro quando uno dei suoi ragazzi aveva bisogno di un consiglio, di un aiuto nella scuola come nella vita. Lui c’era sempre.

grandi passioni

La scuola occupava gran parte del suo tempo, poi arrivava la libera professione. Originario di Valdagno nel Vicentino, era ingegnere ed era membro del Comitato Elettrotecnico Italiano e consulente di municipalizzate energetiche e dell’Enel. Infine, c’erano le sue grandi passioni. L’alpinismo prima tra tutte. «Amava la montagna, faceva arrampicate, era speleologo, faceva parte del Cai e di alcuni gruppi di soccorso alpino», ricorda la preside, che per l’ultima volta ha visto il professore venerdì mattina a scuola. «A me non ha detto che sarebbe andato a immergersi ma ad alcuni dei suoi ragazzi sì. Non stava mai fermo, era un uomo dinamico e molto sportivo. Tra tutti gli sport gli piacevano molto anche le immersioni».

tipo scrupoloso

E proprio la passione per le immersioni domenica l’ha strappato così bruscamente alla vita. Mancavano pochi minuti a mezzogiorno quando il suo corpo è stato notato sul pelo dell’acqua davanti allo Yachting Club di Torri. Il volto verso il cielo, sangue sotto e sopra alla maschera da sub. Nessuna traccia della barca d’appoggio. Il professore, probabilmente colto da un infarto o da un’embolia, era solo. I rilievi sono stati effettuati dai carabinieri di Torri del Benaco, che propendono per un malore improvviso o per un incidente. Non ci sarebbero elementi per pensare al coinvolgimento di terze persone o che richiedano accertamenti sulle attrezzature da sub. «Enzo era molto meticoloso sulle regole di sicurezza e sulle attrezzature» fa notare il collega e amico DiegoTubia. Il pm Francesco Rombaldoni non ha disposto l’autopsia, mettendo la salma a disposizione dei familiari. La sorella e gli anziani genitori hanno già fissato la data del funerale: giovedì alle 10. 30 nella chiesa di San Benedetto a Magrè di Schio. «Ci stiamo organizzando per prendere uno o due pullman e andare al funerale insieme alle classi del professor Fontana, che stanno già organizzando qualcosa per ricordarlo, forse un video» fa sapere la dirigente scolastica. «Abbiamo già deciso di annullare il concerto di Natale previsto il 19 dicembre. Lo spirito non è quello giusto per festeggiare».

Alice Ferretti

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