Madonna, Giuseppe e Gesù vengono espulsi e la renna finisce dallo psicologo

Una scorsa su Facebook versione natalizia, con pochissime pretese giusto per sdrammatizzare la più pingue delle consumistiche feste, senza offesa per quelli che ci credono per davvero che sono un’altra storia.
In un mare di cattolici, i cristiani veri sono una risicata minoranza: gente che agisce in base all’insegnamento del Cristo, che sa quello che fa. E fa.
Torniamo al leggero Facebook per cogliere random un piccolo campionario di boutade, battute, barzellette, provocazioni. A partire da quelle più “impegnate” tipo Giuseppe che esce dalla buia capanna sprizzante un’incontenibile felicità: it’s a girl! ! ! comunica a gola spiegata ai Magi e ai pastori che attendono trepidanti. Sarebbe cambiata la storia. E di parecchio.
Sempre in tema natività: «Trovato neonato in una stalla. Arrestati un falegname, una minorenne, tre stranieri e un gruppo di pastori». Realistica di questi tempi. Come la vignetta con la capannuccia vuota e un cartello: «Espulsi ai sensi del decreto sicurezza».
Ancora più realistica. Transitando dal presepio a Babbo Natale, amarissimo il post con la letterina di un bambino africano: «Caro Babbo Natale, tu che vieni dai Paesi più ricchi, soprattutto non portarmi via niente...». Non verrà accontentato, questo è sicuro. Più leggera quella rivolta agli elettori italiani: «Prima di dire a tuo figlio che Babbo Natale non esiste, ricordati come hai votato il 4 marzo», tiè.
E poi, in scivolata: «La Bibbia ci insegna ad amarci gli uni con gli altri... il kamasutra però è più preciso» volendo prendere il concetto alla lettera; o il gruppo terapia di Natale dallo psicologo: Babbo Natale che non crede in se stesso; il pupazzo di neve che teme di essere bi-polare; le renne che soffrono per i geloni e l’elfo che è sfruttato e pagato in nero; o una vignetta del The New Yorker con la sala d’aspetto di un veterinario: signora con gatto, signore con cane e Babbo Natale con una renna stralunata e strapazzata.
Passando per «A Natale si riscoprono i valori più importanti: glicemia, colesterolo, trigliceridi» e arrivando alle due prostitute che passeggiano chiacchierando tra loro: «Tu cosa hai chiesto a Babbo Natale?», «50 euro come a tutti». Niente sconti al barbuto in rosso, cliente da un botto all’anno.
Made in Veneto la battuta di Remigio Ruzzante delle Bronse Querte, duo di cabaret dialettale: «Me domando, ma ze proprio vero che a Nadae semo tutti più boni? La risposta la catemo dal nostro albero de Nadae: Tutte bàe! ». Per arrivare alla comica Katia Follesa che pubblica il cartoncino rosso destinato ai compleanni e dintorni tipico di Facebook con: «Grazie a tutti per gli auguri! Siete stati veramente tantissimi. Gesù». E passare per il lupo spennacchiato, vecchio e orbo che incontra Babbo: «Ammazza’ come sei invecchiata Cappucce’».
Amarus in fundo: «Cosa ti aspetti ancora dal 2018?», «Le scuse». Punto e chiuso.
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