Malattie che colpiscono i bimbi premiato medico padovano

Marco Gasparetto, dopo la laurea al Bo, oggi lavora al Royal London Hospital La ricerca sulle infiammazioni intestinali gli è valsa il prestigioso “Ralph-Noble”



Così come una casa si costruisce su solide fondamenta, così un buon medico si forma su solide basi di studio: Marco Gasparetto è andato sul sicuro quando ha scelto di laurearsi in Medicina e Chirurgia al Bo e poi di specializzarsi in Pediatria nella Scuola padovana. È stato proprio negli anni di specializzazione che ha sviluppato particolare interesse per la gastroenterologia pediatrica, un campo dove ha ottenuto importanti risultati di ricerca premiati dall’Università di Cambridge. «Sono stati gli studi sulla gastroenterologia pediatrica a portarmi a Cambridge», racconta il giovane medico. «Era il 2013, il mio ultimo anno di formazione. A Cambridge ho vinto una fellowship clinica e di ricerca nel campo ultra specialistico delle malattie infiammatorie intestinali pediatriche, come la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Il progetto di ricerca che ho intrapreso in questi anni era finalizzato a testare nei bambini dei segnali di espressione genica precedentemente individuati nelle cellule immunitarie di soggetti adulti con malattie infiammatorie dell’intestino, e in grado di predire fin dalla diagnosi la severità del decorso della malattia. Segnali di questo tipo sono chiamati biomarcatori prognostici e la loro identificazione è fondamentale per poter offrire ai pazienti strategie terapeutiche personalizzate».



Il progetto di Gasparetto è stato apprezzato dall’Università di Cambridge che gli ha assegnato un corso di Dottorato di ricerca: «Ho completato lo studio e discusso la tesi di Dottorato nel 2019», racconta il pediatra, «i dati hanno dimostrato che i biomarcatori prognostici utilizzati nei pazienti adulti non funzionano necessariamente nello stesso modo nel bambino. Quindi, pur trattandosi della stessa malattia, l’età di esordio gioca un ruolo fondamentale nel plasmarne le caratteristiche in pazienti di età diverse. L’evidenza emersa dal mio lavoro di Dottorato ha sollevato l’interesse della commissione accademica di Cambridge che ha recentemente conferito alla tesi il Premio Ralph-Noble. Questo riconoscimento mi rende orgoglioso e sembra anche chiudere un cerchio con la mia iniziale carriera padovana».



Ritornando al 2008, la tesi di Laurea discussa a Padova da Marco Gasparetto descriveva proprio le differenze tra pazienti pediatrici e adulti affetti da malattie infiammatorie dell’intesti: «Si trattava di un progetto in collaborazione tra la Gastroenterologia Pediatrica, allora guidata dalla professoressa Graziella Guariso, e il Dipartimento di Gastroenterologia dell’adulto dove ho ricevuto un eccezionale supporto dal professor Giacomo Sturniolo e dalla dottoressa Renata D’Incà». Terminato il Dottorato di Cambridge, Gasparetto è stato assunto come gastroenterologo pediatra al Royal London Hospital, dove continua a occuparsi di bambini affetti da malattie infiammatorie dell’intestino. «Si tratta di malattie in notevole aumento, specie nei paesi occidentali o in fase di industrializzazione. Il processo infiammatorio che le determina è complesso e nessuno ha identificato un singolo meccanismo in grado di delucidarne la causa. Tuttavia, la ricerca ha fatto enormi passi avanti nello sviluppo di nuovi farmaci» conclude il medico, «continuerò a studiare questa patologia e a dedicarmi alla cura dei bambini per garantire loro una vita più sicura e più felice ovunque la mia carriera mi porterà». Magari a Padova. —



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