Manca il nulla osta per il funerale di Fabrizio Garavello

GRANZE. Bisognerà attendere per dare l’ultimo saluto a Fabrizio Garavello, il quarantottenne disabile morto l’altro ieri nella propria abitazione di via Forni a Granze.
Garavello, conosciuto da tutti con il soprannome di Bunca, è rimasto carbonizzato sulla propria carrozzina, vittima di un incendio provocato con ogni probabilità dal mozzicone di una sigaretta.
ll funerale. Per quanto la dinamica dell’incidente sia molto chiara, l’autorità giudiziaria di Rovigo non ha ancora rilasciato il nulla osta per celebrare il funerale del quarantottenne. La salma di Garavello resta custodita nella camera mortuaria dell’ospedale di Rovigo. È probabile che l’addio a Bunca venga dato solamente all’inizio della settimana prossima. Nella messa di mercoledì pomeriggio il parroco di Granze don Luca Ferro, che solo qualche ora prima aveva fatto tappa in via Forni per l’ultima benedizione al defunto, ha ricordato la memoria di Fabrizio, postando poi anche un messaggio di cordoglio nella propria pagina Facebook.
L’incidente. Come già detto, la dinamica che ha scatenato la tragedia pare molto chiara. Fabrizio Garavello, alle 14.30, era sulla propria carrozzella nella cucina al piano inferiore. Il fratello Alberto era al piano superiore, a riposare, mentre Vittorio era impegnato al bar.
Il disabile si è probabilmente addormentato con la sigaretta in mano, accesa. Il mozzicone è caduto sulla tuta sintetica indossata dall’uomo, trasformando il malcapitato in una torcia umana. Garavello è stato trovato dai soccorritori già carbonizzato. Sulle prime si era pensato che l’incendio fosse nato dalla stufa che si trovava a pochi centimetri dalla carrozzina.
La famiglia. Intanto in casa Garavello la disperazione per la morte di Fabrizio non si placa. Il disabile viveva con i fratelli Vittorio e Alberto, l’altro ieri raggiunti dall’altro fratello Adriano e dalla sorella Loredana. «Non ci sono parole per esprimere il nostro dolore» è l’unica frase che esce dalla bocca di Vittorio «Non riusciamo a commentare, siamo ancora storditi dall’accaduto».
La casa di via Forni in cui abitano i Garavello è teatro da mercoledì pomeriggio di un continuo via vai di amici e conoscenti, che arrivano per esprimere cordoglio e solidarietà ai familiari dello sfortunato Fabrizio. (n.c.)
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