Manette dopo una trentina di furti
Fontaniva. A casa del capo, oltre 50 mila euro di bottino
FONTANIVA.
Quando ha telefonato al 112 per segnalare che la sua casa era stata saccheggiata, in pochi secondi è passata dalla disperazione alla felicità: i carabinieri le hanno detto che i ladri erano appena stati presi e che avrebbe potuto riavere tutti gioielli di famiglia. Arrestati in flagranza a Bassano 2 albanesi sospettati di una trentina di furti e piuttosto pericolosi: avevano un coltello da macellaio con 30 centimetri di lama. Can Hasani, 41 anni, abita a Fontaniva ed è pluripregiudicato per reati contro il patrimonio; Caka Izmir, 23 anni, è clandestino incensurato. Devono rispondere di furto, ricettazione, porto abusivo d'arma e arnesi da scasso. L'indagine era iniziata da un mese fa, partendo dalle analogie di una serie di furti: la presenza di un'auto di grossa cilindrata e di colore scuro, la fascia oraria compresa tra le 17 e le 19, la stessa tecnica. Sabato sera, la segnalazione di un'Audi A4 sospetta a Marchesane. I hanno inviato auto civetta per controllare i sospettati e preparato una trappola con tutte le gazzelle disponibili. Finché a Tezze, in via Jolanda, 5 pattuglie hanno chiuso ogni via di fuga: i 2 albanesi sono stati subito ammanettati. L'Audi era stata rubata il 27 ottobre a R.E., 33 anni, di Fontaniva. Nell'abitacolo coltello, arnesi da scasso, gioielli e vestiti per migliaia di euro: erano quelli rubati poco prima a una 60 enne in via Canale a Marostica. A casa do Casani, c'era un vero e proprio tesoro: gioielli per oltre 50 mila euro, refurtiva d'ogni genere (che ora sarà tutta inventariata per essere restituita ai proprietari derubati), 2 computer, uno dei quali rubato a fine agosto a Peschiera del Garda (Vr).
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