Manutenzione da 135 euro

Siglata una convenzione per il controllo delle caldaie
CONTROLLI Un artigiano al lavoro per verificare lo stato di una caldaia
CONTROLLI Un artigiano al lavoro per verificare lo stato di una caldaia
 
Una caldaia ben funzionante può aiutare ad abbattere l'inquinamento atmosferico e anche, fattore non da poco, a risparmiare. In città sono 83 mila gli impianti termici: l'85% di essi ha superato i test che si fanno ogni anno.
 I controlli sono stati quasi 21 mila, a dimostrazione che non si può sgarrare, anche perché, in caso di mancato rispetto della normativa, si rischia una sanzione che va da 500 fino ai 3 mila euro.  Per gli impianti inferiori ai 35 kilowatt, cioè quelli domestici per intenderci, è necessario compiere le operazioni di manutenzione ordinaria previste dai libretti, ma non solo. Un tecnico, infatti, deve fare la prova di combustione, per il controllo dei fumi, ogni due anni se l'impianto è a gas o annualmente se il combustibile è liquido o solido.  Un intervento che costerà circa 135 euro, se lo si farà fare ad uno dei manutentori che hanno aderito alla convenzione che è stata stipulata fra l'amministrazione municipale e quella provinciale, in collaborazione con la Camera di Commercio e le associazioni artigiane di categoria. Gli impianti di riscaldamento possono essere accesi per un massimo di 14 ore giornaliere, comprese tra le 5 e le 23.  Al di fuori di questo periodo gli impianti termici possono essere attivati con durata giornaliera non superiore alle 7 ore, ovviamente in presenza di situazioni climatiche che lo richiedano. (e.a.)

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