Maroncelli, arriva il farmacista a domicilio

MARONCELLI
Le nonne coraggio, signore agée tra i 70 e i 90 anni del complesso popolare di via Maroncelli, alla fine sono scese a più miti propositi rispetto alla richiesta di una farmacia nel loro rione. Hanno infine accettato, benché a malincuore, l’impossibilità di vedere coronato il sogno di un punto sanitario sotto casa. Acconsentendo ad accettare l’iniziale proposta di un farmacista a domicilio che possa misurare la pressione e ritirare le ricette.
La proposta era già stata avanzata all’inizio del braccio di ferro, a cominciare dalla farmacista della Stanga, la dottoressa Cremona. Anche altri colleghi avevano messo a disposizione delle nonne il loro tempo e la loro professionalità. L’esubero delle farmacie nel territorio comunale e la mancanza dei criteri per il rione di Maroncelli hanno spento anche l’ultima fiammella di speranza per le agguerrite signore. Adesso bisognerà ricucire i fili di quelle proposte domiciliari e, magari, le anziane potranno essere ricevute dal primo cittadino, come ultima gratificazione al loro impegno ed alla loro tenacia. L’unica vena di polemica resta in Cdq 3 est da parte del capogruppo Pdl Michele Russi che punta il dito contro Palazzo Moroni: «Il capo del dipartimento del settore comunicazione della Regione – dice – mi riferisce che dal Comune continuano ad attribuire la colpa della mancata apertura della farmacia a Venezia. Invece alla Regione non risulta nemmeno pervenuta la delibera di Giunta dello scorso 13 settembre con cui si “raccomandava” una deroga per via Maroncelli». (e.sci.)
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