Massaggi con “lieto fine” la polizia chiude il centro

STAZIONE. Il lieto fine per un massaggio da favola. Al centro estetico Zhong Ym, in via Foscolo - il primo aperto in città, nel 2011 - la soddisfazione era garantita: bastava aggiungere 20 euro ai 30...

STAZIONE. Il lieto fine per un massaggio da favola. Al centro estetico Zhong Ym, in via Foscolo - il primo aperto in città, nel 2011 - la soddisfazione era garantita: bastava aggiungere 20 euro ai 30 del trattamento standard e si poteva avere la certezza che due mani cinesi avrebbero procurato un po’ di piacere in più. Per questo extra - pubblicizzato come “he”, ovvero happy ending - il centro era particolarmente conosciuto e frequentato da padovani più e meno giovani. Così tanto - e solo da uomini, a tutte le ore - che i residenti della zona a un certo punto hanno chiesto alla polizia di dare un’occhiata, perché c’era qualcosa di più di un sospetto. Martedì scorso, a notte inoltrata, gli agenti della polizia amministrativa sono entrati nel centro e hanno trovato condizioni igieniche imbarazzanti, documenti e autorizzazioni non in regola, carenze organizzative e un bambino di 4 anni “parcheggiato” su un divano. Il centro è stato messo sotto sequestro e multato per 1.500 euro.

La lista di irregolarità emerse nel corso dell’operazione è piuttosto lunga. Ma prima ancora di entrare, gli agenti avevano visto arrivare un padovano sui 50 anni - che più tardi avrebbe poi confessato di aspettarsi l’happy ending, pagato 20 euro - e uscire dal centro un uomo cinese con un bambino piccolo su un passeggino. A quel punto la polizia è entrata e ha trovato due donne cinesi - la titolare di 37 anni e un’aiutante di 29 - al lavoro con il cliente. La titolare indossava un corpetto di pizzo. Alla vista del poliziotto ha provato a rimediare, ma si è messa il camice al rovescio, rendendo la situazione ancora più imbarazzante. Nei locali c’erano scatoloni, vestiti, montagne di carta inzuppata d’olio, scarto di precedenti massaggi. E poi un bambino di quattro anni, figlio della titolare, seduto sul divano, stanco e annoiato. Il centro risulta sprovvisto di licenza e di responsabile tecnico, la titolare ha potuto esibire soltanto una generica licenza per massaggi Tui na . Mentre la polizia verificava le carte - ormai sul fare della mezzanotte - nel centro è rientrato anche l’uomo con il passeggino e il bambino di due anni, rispettivamente marito e secondogenito della titolare del centro. In questo scenario di degrado, la polizia è intervenuta con la chiusura immediata, una sanzione e una segnalazione all’ufficio minori dell’anticrimine. Inutile dire che il lieto fine, almeno martedì sera, non l’ha avuto nessuno.(cric)

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