Mavolo, qualità e nuovi prodotti spingono i ricavi a 83,6 milioni

VILLA DEL CONTE. Puntare sulle esigenze della clientela e alzare il target dei prodotti scelti per una migliore qualità nell’offerta di alcolici. Ecco il segreto del successo dell’azienda Mavolo...
VILLA DEL CONTE. Puntare sulle esigenze della clientela e alzare il target dei prodotti scelti per una migliore qualità nell’offerta di alcolici. Ecco il segreto del successo dell’azienda Mavolo Antonio Srl di Villa del Conte, specializzata nella commercializzazione di distillati, vini, birre e tutto ciò che si può gustare bevendo.

«Siamo certi di ulteriori crescite future» dice Alessandro Mavolo, amministratore unico della Mavolo Antonio Srl, «non solo perché sono aumentate le nostre quote al centro-sud e al nord-ovest, ma perché stiamo seguendo i trend di mercato puntando a ciò che desiderano maggiormente i nostri clienti. Proprio per questo siamo andati ad allargare il nostro catalogo concentrandoci su ciò che ha ottenuto un maggiore riscontro quanto alle scelte dei consumatori: dalle vodke ai rum, dal whisky al mondo dei soft drink e delle toniche. I prodotti inseriti infatti, sono definiti “premium”, con caratteristiche uniche, ma l’articolo su cui è stata posta più attenzione è il gin, essendo la categorie degli alcolici che quest’anno ha avuto la maggior richiesta di inserimenti».

L’azienda padovana si sta inoltre concentrando sulle birre artigianali, richiestissime per la loro alta qualità e particolarità. Alla Mavolo si pensa anche alla formazione del cliente, attraverso eventi come degustazioni, incontri che illustrano la storia dei prodotti o propongono la creazione di nuovi cocktail, mirando a far apprendere al consumatore le novità aziendali. Mavolo, pur commercializzando in tutta Italia, è in Veneto che ottiene i maggiori fatturati, seguito da Toscana, Lombardia e Trentino-Alto Adige. Nel 2016 il 27,5% (23,032 milioni di euro) del giro d’affari è venuto dai liquori, il 25,6% (21,430 milioni) dalle bibite confezionate, fino agli sciroppi. L’azienda dispone di 18mila posti pallet, quasi 8 milioni di pezzi preparati, 40 buche di carico/scarico e vanta una radiofrequenza e tracciabilità dei prodotti grazie all’altissima tecnologia da sempre impiegata. «Negli ultimi sei anni» conclude Alessandro Mavolo, «abbiamo fatto passi da gigante passando da un fatturato di 30,2 milioni del 2010 agli 83,6 milioni di oggi».

Lieta Naccari

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova