È morto Aldo Caron, ha fondato a Galliera il centro di recupero

Figura schietta e generosa, sua l’idea del “Villaggio della speranza”

Silvia Bergamin
Aldo Caron, 79 anni
Aldo Caron, 79 anni

Ha lottato contro il suo demone più oscuro e, una volta vinto, ha scelto di non voltarsi dall’altra parte. Aldo Caron, scomparso sabato 7 giugno all’età di 79 anni all’ospedale di Bassano dopo una malattia che lo aveva colpito a febbraio, ha fatto della sua rinascita una missione per gli altri. Per chi come lui aveva conosciuto il baratro dell’alcolismo, ha costruito un sentiero di speranza.

Figura schietta e generosa, è stato per anni il cuore pulsante del “Villaggio della Speranza” di Galliera Veneta, centro di recupero fondato insieme al dottor Augusto Chiodini, già direttore del Sert di Cittadella. Un’alleanza umana e professionale nata da una convinzione profonda: ogni persona, nonostante tutto, può risorgere.

«In Aldo» raccontava Chiodini, «trovai una verità e un’onestà rare. Insieme cominciammo nella vecchia portineria dell’ospedale. Superammo scetticismo e ironie. Lui era un ex alcolista, eppure divenne un esempio». Caron contribuì anche alla nascita del centro diurno “Il Parco”, luogo di ascolto e accoglienza per chi cerca una via d’uscita dalla dipendenza. Lo ricorda anche il sindaco Italo Perfetti: «Era un uomo schietto, diretto, vero, ma con un cuore gentile. Si è speso senza riserve per il Villaggio della Speranza. Lo ricorderemo con gratitudine, rispetto e profondo affetto».

Oggi il Villaggio è più vivo che mai, grazie anche al lavoro del presidente Elvio Fabris. Ma il motore di tutto resta la scintilla accesa anni fa da Aldo Caron. E ora, il suo ricordo.

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