Maxi elusione, archiviazione per Finotti

Dopo che Fondazione Cariparo ha già provveduto a saldare i conti con l’Agenzia delle Entrate versando 17 milioni di euro in contanti, si chiude anche il capitolo giudiziario a carico di Antonio Finotti. Il giudice per le indagini preliminari, Cristina Cavaggion, ha infatti archiviato l’inchiesta per elusione fiscale a carico del numero uno dell’ente di origine bancaria condotta a partire dal 2013 dal pubblico ministero Luisa Rossi. Il presidente dell’ente di piazza Duomo era accusato di aver eluso dall’imposizione fiscale circa 400 milioni di euro di dividendi incassati da Intesa Sanpaolo.
In virtù delle novità introdotte dal governo con la cosidetta “delega fiscale” (decreto legislativo 128 del 2015) l’elusione non è più sanzionata penalmente ma solo amministrativamente. Per quanto riguarda il reato di dichiarazione infedele (al fine di eludere il pagamento delle imposte) le nuove norme prevedono che si proceda all’archiviazione se, prima dell’inizio del dibattimento, l’indagato abbia saldato il conto con l’erario. Alla luce delle modifiche normative, quindi, l’ipotesi di elusione è stata archiviata. Inoltre, in ragione del fatto che Fondazione Cariparo ha deciso di aderire alla proposta di transazione con l’Agenzia delle Entrate, si sono spalancate le porte dell’archiviazione anche per quanto riguarda l’accusa di dichiarazione infedele. Complessivamente tra sanzioni, crediti compensati, adesione all’accertamento e interessi, a fine 2014 il Fisco aveva presentato a Fondazione Cariparo una maxi cartella da oltre 160 milioni di euro. Alla Fondazione è stata riconosciuta la “buona fede” sia per quanto riguarda la mancata segnalazione degli investimenti all’estero (legata all’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi) sia relativamente all’interpretazione della norma che garantiva di non pagare le tasse sulle plusvalenze realizzate dalla cessione di azioni della banca conferitaria (titoli San Paolo nel caso di Cariparo) entro la fine del 2005. Quest’ultimo era il capitolo più sostanzioso quanto agli importi contestati dalle Entrate in seguito alla verifica condotta dal Nucleo polizia tributaria della Guardia di finanza di Padova.
L’archiviazione chiude la bufera scoppiata in Fondazione alla luce della verifica fiscale avviata a dicembre del 2013.
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