Maxioperazione contro la 'ndrangheta, uno degli arrestati lavorava in Veneto

PADOVA. Oltre 300 arresti in un maxi blitz eseguito dai carabinieri contro la 'ndrangheta a Vibo Valentia. L’operazione dei militari dell’Arma ha disarticolato le organizzazioni operanti nel Vibonese facenti capo alla cosca Mancuso di Limbadi.
Questa mattina i carabinieri del R.O.S. ed il Comando Provinciale Carabinieri di Vibo Valentia, con il supporto dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, di personale del G.I.S, del 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania, del NAS, del TPC, dei quattro Squadroni Eliportati Cacciatori e dell’8° Elinucleo CC hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di 416 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, detenzione di armi, traffico di stupefacenti, truffe, turbativa d’asta, traffico di influenze e corruzione. Dei 334 indagati sottoposti alla misura cautelare, 260 sono stati ristretti in carcere, 70 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti al divieto di dimora. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in Calabria e in varie province della Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania, Basilicata, nonché in Svizzera, Germania e Bulgaria.
Uno degli arrestati aveva alloggiato in un albergo ad Albignasego, alle porte di Padova, e lavorava in una ditta di Sandrigo, nel Vicentino. Era alloggiato all'hotel Colonna di Albignasego e lavorava da appena una ventina di giorni per la Italsabi di Sandrigo, che stava a sua volta effettuando lavori in questo periodo per Fincantieri a Venezia. Il suo nome è Bruno Barba, nato a Vibo Valentia nel 1984. Era tornato in Calabria per le feste di Natale e lì è stato arrestato in mattinata.

Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra gli arrestati della maxi operazione. Tra loro anche l'avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia Giancarlo Pittelli.
Oltre all'ex parlamentare di Forza Italia, l'avvocato Giancarlo Pittelli, accusato di associazione mafiosa, tra gli arrestati nell'operazione «Rinascita-Scott», c'è il sindaco di Pizzo e presidente di Anci Calabria Gianluca Callipo, del Pd, l'ex consigliere regionale del Pd Pietro Giamborino (ai domiciliari) e il segretario del Psi calabrese Luigi Incarnato (domiciliari). Il gip ha imposto il divieto di dimora in Calabria per l'ex parlamentare ed ex assessore regionale del Pd Nicola Adamo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra gli arrestati c'è anche l'ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro Giorgio Naselli, adesso comandante provinciale a Teramo.
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