Mercato vuoto e poche giostre in Prato cresce la delusione

Il programma comunale per conciliare la presenza delle giostre e quella dei banchi del mercato in Prato della Valle nella giornata di ieri è praticamente fallito. Almeno per quanto riguarda il...
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MERCATO IN PRATO DELLA VALLE
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MERCATO IN PRATO DELLA VALLE

Il programma comunale per conciliare la presenza delle giostre e quella dei banchi del mercato in Prato della Valle nella giornata di ieri è praticamente fallito. Almeno per quanto riguarda il riscontro di pubblico.

Per tutta la mattinata di ieri, infatti, complice la temperatura che ha raggiunto i trenta gradi sono risultati pochissimi i clienti del mercato straordinario a cui, tra l’altro, ha partecipato solo la metà dei banchi che aprono al sabato (in tutto 140). Senza contare che e si sono contati sule dita di una mano i bambini con genitori al seguito, che hanno fatto un po’ di giri sulle giostre.

«È vero» osserva Ilario Sattin, presidente di Fiva-Ascom. «Poca gente sia al mercato straordinario e sia, in generale, alle giostre. Per quanto riguarda i nostri banchi la colpa è della pochissima pubblicità che abbiamo fatto per attirare vecchi e nuovi clienti al mercato supplementare di ieri».

Sempre ieri mattina i turisti che sono arrivati in Prato, generalmente a bordo di autobus, per andare a visitare la basilica del Santo, hanno dovuto fare i conti con la chiusura dei bagni pubblici che si trovavano all’angolo tra il Prato e via Carducci. I bagni comunali, infatti, sono stati chiusi perché entrati nel cantiere in corso per il restauro dell’intero complesso dell’ex Foro boario.

Al danno, però, si è aggiunta anche la beffa perché i vecchi bagni sono stati sostituiti, temporaneamente, da nuovi bagni chimici, installati a fianco dei gabinetti-container utilizzati dai muratori del cantiere. Il problema, però, è che i bagni sono aperti solo quando il cantiere è aperto.

«Porto i turisti a Padova da una vita» osserva un autista della Brusutti di Venezia. «Una situazione del genere non era mai capitata. Una parte della città turisticamente così importante senza un gabinetto pubblico. Incredibile. I turisti che accompagniamo si rivolgono ai baristi e ai ristoratori della zona che giustamente li accettano solo se prendono un caffè o una bibita».

Intanto proseguono, a spron battuto, i lavori per realizzare i restanti 250 posti auto sul versante di via Carducci, che saranno gestiti da Best In Parking, la società austriaca che in Italia già gestisce dei parcheggi a Bolzano, Milano, Roma, Torino e in altre città. I lavori del secondo lotto di parcheggi termineranno prima della fine dell’estate.

«Vanno avanti bene anche i lavori interni all’avancorpo» sottolinea Andrea Colasio, assessore alla cultura. «L’intero intervento dovrebbe essere portato a termine entro la fine della primavera del 2019. Per questa data la nostra città sarà dotata di un nuovo e bello scorcio che c’invidierà tutta l’Italia».

Felice Paduano

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