Mercatone, pagano le rate ma i mobili non arrivano

Due famiglie interessano l’Adiconsum: acquistano gli arredi al centro di Noventa sottoscrivono un finanziamento, iniziano a pagare ma della merce non c’è traccia
PD 14 marzo 2005 G.M. Interviste supermercati rapinati. Mercatone di Noventa. (CARRAI) Interviste supermercati rapinati - Carrai
PD 14 marzo 2005 G.M. Interviste supermercati rapinati. Mercatone di Noventa. (CARRAI) Interviste supermercati rapinati - Carrai

Acquistare mobili che non arrivano mai. È questo l’incubo di due famiglie del Padovano che hanno scelto Mercatone Uno per cambiare l’arredamento di casa e che, pure pagando le rate del finanziamento proposto per l’acquisto, attendono i prodotti dallo scorso autunno. A denunciare la vicenda è l’Adiconsum, preoccupata che questa sia solo la punta dell’iceberg di un fenomeno ampio.

«All’inizio dell’autunno scorso entrambi i nostri associati si sono recati al Mercatone Uno di Noventa Padovana per sostituire rispettivamente una cucina e i mobili di un salotto» spiega Roberto Nardo, segretario dell’associazione dei consumatori. «Entrambi hanno acquistato grazie a un finanziamento proposto dallo stesso venditore rispettivamente per una cifra di base di circa 8mila euro per una cucina attrezzata e 5mila euro circa per dei mobili d’arredo. La data ultima di consegna era prevista per il marzo 2015. Dallo scorso novembre entrambi hanno iniziato a ricevere le rate da pagare e le hanno pagate con regolarità ma dei mobili non si è vista neppure l’ombra».

Gli acquirenti si sono recati più volte al Mercatone Uno di Noventa che, da lì a poco, avrebbe annunciato una richiesta di concordato in bianco che mette a rischio oltre 220 lavoratori del gruppo in Veneto e annunciava la chiusura di tre punti vendita nel padovano, tra cui appunto quello di Noventa. «All’inizio i responsabili della sede attribuivano la lentezza della consegna ad un disguido» continua Nardo. «Poi, con le notizie della crisi aziendale in atto, le risposte sono cambiate: alle famiglie si garantiva la presenza dei prodotti al magazzino di Curtarolo da dove però non potevano essere inviati causa il blocco delle attività».

Le rate del finanziamento continuavano, nel frattempo, a essere pagate. Entrambe le famiglie, ormai disperando per la consegna dei mobili, si sono rivolte infine alla finanziaria richiedendo la risoluzione del contratto e la restituzione del denaro. «La risposta è stata negativa» racconta Nardo. «Un errore grave da parte della finanziaria che forse ignora che secondo la legge in mancanza dell’avvenuta consegna dei beni acquistati anche il contratto di finanziamento viene a decadere. La dirigenza del Mercatone Uno era a conoscenza già l’autunno scorso del rischio di crisi? Se così fosse continuare a permettere la sottoscrizione di contratti di finanziamento potrebbe rappresentare un illecito grave». La società, interpellata a proposito dei due casi, si è resa disponibile a interessarsi della vicenda.

Riccardo Sandre

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