Mercatone Uno, 24 le società interessate ai 55 punti vendita

Nell’ultimo incontro al Mise i sindacati di categoria hanno chiesto la proroga per altri sei mesi della cassa integrazione che scadrà il 31 dicembre
BELLUCO.PROTESTA LAVORATORI MERCATONE UNO NOVENTA PADOVANA
BELLUCO.PROTESTA LAVORATORI MERCATONE UNO NOVENTA PADOVANA

PADOVA. Sono 24 le società interessate ad acquisire i 55 punti vendita dell’ex Mercatone Uno, tra cui ci sono quelli di  Noventana 194 a Noventa Padovana (36 dipendenti), di Occhiobello (Ro), San Pietro di Legnago (Vr) e Carrè (Vi). I supermercati non alimentari possono essere acquisiti tutti in blocco o con la formula del cosiddetto spezzatino. La notizia è emersa alla fine dell’incontro, che, martedì, i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl ed Uiltucs-Uil hanno tenuto a Roma, nella sede del Mise a cui erano presenti i commissari straordinari Giuseppe Farchione, Luca Gratteri e Antonio Cattaneo con un rappresentante della Regione Veneto.

Tra i sindacalisti presenti, oltre ai vertici nazionali del settore, c’era anche Maurizia Rizzo, segretaria regionale della Fisascat.

Al momento le aziende interessate all’acquisto sono 24, ma possono salire di numero perché la possibilità di presentare altre domande scadrà alla fine del mese.

A Roma si è anche parlato di prorogare, almeno per altri sei mesi, la cassa integrazione visto che al momento, i lavoratori la potranno utilizzare solo sino al 31 dicembre prossimo.

I 55 punti vendita dell’ex Mercatone Uno, l’azienda emiliana fondata negli anni’70 da Romano Cenni e resa famosa in tutta Europa dal campionissimo della bici Marco Pantani, erano stati ceduti dai tre precedenti commissari straordinari alla Shernon Holding srl, la società, guidata dallo svizzero-vicentino Valdero Rigoni, che, in soli nove mesi di gestione, aveva accumulato 90 milioni di debiti.

Tant’è che il 24 maggio di quest’anno il Tribunale di Milano l’ha dichiarata fallita, causando la chiusura immediata di tutti i punti vendita con 1860 lavoratori finiti sulla strada, tra cui quelli di Noventa e delle altre tre sedi nel Veneto. Ancor’oggi l’amministratore delegato Rigoni è indagato per bancarotta fraudolenta.

Tra gli ex-dipendenti del Mercatone Uno-Shernon Holding srl (al cui interno c’erano anche capitali turchi e polacchi, con sede centrale a Malta) c’è anche Lorenzo Bonafè, delegato della Uiltucs-Uil.

«Noi a Noventana attendiamo con ansia la fine del mese, quando saranno resi noti i nomi delle società intenzionate ad acquisire le 55 sedi del Mercatone Uno» spiega Bonafè. «I nuovi commissari, che stanno dimostrando buona volontà e impegno costante, hanno già stabilito che le acquisizioni dovranno diventare esecutive entro il prossimo 31 dicembre. Speriamo bene perché sono già cinque mesi che stiamo vivendo solo con l’assegno della cassa integrazione: io vivo con 650 euro al mese. Con le filiali ancora chiuse siamo rimasti tutti disoccupati. Solo due di noi hanno trovato un lavoretto a tempo determinato, rinunciando, di fatto, alla cassa integrazione. Non vogliamo vivere con il sussidio statale, ma pretendiamo un lavoro continuo, che dia anche a noi la possibilità di vivere a testa alta».
 

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