MICROSTORIE / Schilos, cane da adottare comportamentalista compresa

PADOVA. Troppo facile adottare Melassa, Tenerone o Caramella Mou, che nonostante la vita ristretta in canile hanno cuori di panna, occhi che sorridono e chiedono quintalate di affetto. Che se li porti a casa, ti garantisci lustri di riconoscenza così accanita (e come sennò?) da sconfinare nello stalking, golose leccate manco foste un espositore di chupa chups e sguardi h 24 grondanti imperituro amore.
Troppo facile. Chiunque lo può fare. Ma per Schilos, quattro anni, taglia medio-piccola, bello e tutto bianco, ci vuole qualcuno di speciale. Perchè Schilos, ospite nel canile di Rubano, è un tipo simpatico ma problematico, un “caso difficile”. Prenderselo, è una sfida. Ché mica basta sommergerlo di carezze e ciotole piene.
Schilos richiede da parte del suo “tutor” uno sforzo di comprensione, di adattamento, di studio anche, la voglia e la capacità di imparare il linguaggio adatto. Deve aver avuto una vita piena di malintesi con gli umani che fino a un certo punto gli sono stati accanto, forse ha incrociato persone che sarebbero state più adatte ad adottare un pelouche. Perché la relazione con un animale prevede sforzo e dedizione, non tanto per accudirlo materialmente quanto per capirlo.
Comunque sia, Schilos, il “cane diverso” che però con le volontarie del canile è buono e affettuoso, in gabbia sta parecchio male. Proprio da cani. E non si offenderà per la battutaccia.
Dunque da Rubano lanciano l’appello ad adottarlo. E per facilitare il compito a chi se lo prenderà in casa, propongono una bizzarra, duplice “adozione”: Schilos assieme alla comportamentalista. Non che la simpatica psicologa bestiale si piazzi in casa armi, bagagli e cappelliera, ma sarà a disposizione, ogni volta che ce ne sarà bisogno, e assisterà l’umano genitore adottivo di Schilos. Gratuitamente.
Nel caso qualcuno fosse interessato ad imbarcarsi nell’avventura, telefoni a Martina al 340-8437519.
Alberta Pierobon
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova