Mioni: «Ho anticipato il primo mese di Fis Siamo sicuri di superare questa crisi»
ABANO TERME
«Siamo stati l’unico Albergo ad Abano ad anticipare il primo mese di Fis ai nostri collaboratori affinché non dovessero sopportare i ritardi dell’Inps. Lo abbiamo fatto per un senso di responsabilità nonostante l’ingente impegno finanziario che abbiamo con le banche, 10 milioni di euro di mutui».
A dirlo è Giovanni Mioni, titolare dell’Hotel Mioni Pezzato di via Marzia ad Abano. «Quest’anno il Mioni Pezzato compie 105 anni», spiega. «Nella sua storia ha attraversato molti periodi di crisi, siamo sicuri di superare anche questo. Nel 2018 abbiamo investito oltre 10 milioni di euro nel completo restyling di tutta la struttura, normalmente il peso finanziario di questi investimenti è supportato da un’occupazione media del 90% su tutto l’anno. Questa forzata chiusura ci ha costretto a ristrutturare mutui e posticipare i nuovi lavori programmati». Come avete trascorso questa forzata chiusura?
«Abbiamo fatto di necessità virtù dedicandoci a quelle attività che richiedono calma e tempo: il rifacimento del sito internet, i testi di comunicazione interna ed esterna, la ristrutturazione del piano di formazione dei nostri collaboratori, la creazione di un piano formativo a distanza che permettesse ai collaboratori di tenersi aggiornati anche in fase di lockdown, e naturalmente l’attenta analisi dei numerosi protocolli Covid e la loro implementazione nelle nostre procedure». Quando riaprite? E su che mercati puntate? «Venerdì 12 giugno. Inizialmente punteremo su un mercato di prossimità. Siamo l’hotel in centro ad Abano con il giardino Termale più ampio: 1200 m2 d’acqua termale suddivisa il 6 piscine, 16 vasche immerse in un parco di 20000 m2. Ogni ospite potrà godere indisturbato del proprio spazio. Il nostro stile fresco e contemporaneo ci permette di essere appetibili anche per un pubblico più giovane».
Cosa avete previsto per lavorare in sicurezza? «Oltre ad acquistare tutti i Dpi necessari abbiamo implementato rigorose procedure di controllo e sanificazione in ogni reparto. Autolimiteremo di 1/3 il numero di clienti presenti in struttura per godere in maniera ancor più esclusiva degli ampi spazzi dell’hotel. Riguardo alla ristorazione, abbiamo optato per un approccio garantista sospendendo tutti i buffet. Al fine di non diminuire la nostra offerta ma di migliorarla, insieme al nostro nuovo Chef Ciro D’amico. Per riassumere: meno quantità più qualità». —
F.FR.
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