Modella rovinata al viso con il laser, il chirurgo estetico va a processo

ABANO TERME. Addio alle rughe con un bel ringiovanimento del volto ed eliminazione delle piccole imperfezioni. Un intervento di resurfacing al quale si è sottoposta una modella originaria di Modena, classe 1973, che si era rivolta al chirurgo estetico Massimo Rambotti della Clinica Gruppo orchidea di Abano Terme: obiettivo un volto perfetto in vista della partecipazione a fiere e mercati per conto di una ditta che commercializza attrezzature nel campo della cosmesi e dei prodotti di bellezza.
La modella era stata assoldata come volto-immagine destinato a mostrare i miracoli prodotti da quelle apparecchiature.
Il 31 gennaio 2012 nella Clinica che si trova in piazza del Sole e della Pace ad Abano si svolge l’intervento che prevede il ricorso al laser con un impianto di cute prelevata dalla coscia.
Ma il risultato è molto lontano dalle aspettative.
Il bel viso resta deturpato da lesioni gravissime con un danneggiamento sia superficiale che più in profondità della pelle e anche la coscia resta “marchiata” da una vistosa cicatrice.
Secondo il pm Benedetto Roberti, che ha citato a giudizio il medico, quest’ultimo avrebbe errato nel corretto impiego del laser e non solo. Alcune visite di controllo si sarebbero svolti nelle stazioni autostradali. Ora davanti al giudice padovano Laura Alcaro sarà celebrato il processo a carico del chirurgo il prossimo 30 marzo. Il padre della modella si è costituito parte civile con il penalista Pietro Someda, la donna farà invece causa civile.
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