Modulo “razzista” Il Consiglio d’Istituto del Pietro d’Abano difende il preside

Documento di docenti, genitori e studenti a favore di Marzolo per la vicenda scolastica a Fossò di cui ha la reggenza «Il suo impegno è l’inclusione» 
FERRO - FOTOPIRAN - ABANO TERME - ISTITUTO ALBERGHIERO PIETRO D'ABANO.il dirigente scolastico
FERRO - FOTOPIRAN - ABANO TERME - ISTITUTO ALBERGHIERO PIETRO D'ABANO.il dirigente scolastico

ABANO TERME. Il Consiglio d’Istituto del Pietro d’Abano difende a spada tratta il suo preside, Carlo Marzolo, finito nell’occhio del ciclone per la vicenda del modulo d’iscrizione dell’Istituto Comprensivo di Fossò, nel quale ha reggenza. Modulo che contiene la richiesta di indicare se si è di etnia rom o sinti, ma che in realtà, come spiegato dallo stesso dirigente scolastico, è vecchio di 10 anni.

«Davvero il dirigente scolastico che in questi anni abbiamo conosciuto e imparato ad apprezzare per il suo quotidiano impegno a favore di una scuola accogliente e inclusiva, a poche decine di chilometri di distanza si trasformava in un bieco razzista pronto ad applicare discriminazioni su base etnica? Noi crediamo di no», sottolineano i componenti del Consiglio.

«Siamo certi che egli si dedichi con passione e competenza a favorire l’integrazione di tutti gli studenti e di ciascuno di essi, soprattutto di chi è portatore di qualche forma di svantaggio. Noi possiamo testimoniare, perché siamo docenti, studenti e genitori che hanno condiviso a diverso titolo questo impegno, che il preside si è sempre speso per contribuire a fare della nostra scuola una comunità che ha tra i suoi primi obiettivi quello di integrare».

Tanto rumore per nulla, dunque? «Ci appare chiaro che l’occasione era ghiotta per montare un caso mediatico. Il tempo, che è galantuomo, restituirà a Marzolo il grazie di studenti, genitori e insegnanti per averli fatti vivere in una scuola inclusiva». ––

F. FR.

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