Momix, la magia della danza è per sempre

VICENZA. Il sipario si apre mentre la musica ha già fatto il suo ingresso, tipica di un’esibizione dei Momix, suggestiva ma solo di “accompagnamento” al vero spettacolo che compare poi in scena. Una volta stellare è la scenografia che accerchia le prime tre danzatrici, ideale per un balletto che rimanda alla dimensione del sogno. Per quasi due ore la platea del Teatro Comunale di Vicenza domenica, come nei giorni precedenti, ha respirato magia allo stato puro, tanto da lasciarsi andare in commenti di elogio anche tra un applauso e l’altro.
Definire i Momix uno spettacolo di danza, sarebbe riduttivo e inappropriato al tempo stesso. Le loro performance non si limitano all’esaltazione dell’aspetto coreografico, ma utilizzano elementi di varia natura per realizzare vere e proprie illusioni ottiche, se non magie. Come nel caso del gigantesco caleidoscopio argenteo sul quale due ballerini si elevano sfruttandone il moto armonico e il gioco di leve tra i loro corpi e l’oggetto stesso, lasciando il pubblico con il fiato sospeso nel vedere i due stupendi artisti sospesi anch’essi, in un pas de deux di un mondo regolato da una gravità tra l’immaginario e il fantastico.
La genialità di Moses Pendlenton, fondatore della compagnia, trova massima espressione anche solo nella realizzazione dei costumi, talmente ricercati e bizzarri, da produrre delle vere e proprie creazioni visive che diventano un tutt’uno con gli atleti che li abitano. Ci sono splendidi fiori umanizzati, dai toni vermigli, che si tramutano in stravaganti tutù addosso a stupende ballerine, per divenire alla fine la seconda pelle di sirene dalle estremità ondeggianti; oppure di una veste fatta a raggiera, enorme, dorata che ipnotizza lo spettatore con i vortici della ballerina che la indossa: roteando su sé stessa al limite dell’umano, crea con il magico vestito ruote meravigliose e forme senza fine. La ricercatezza dell’illusione non preclude però la possibilità di constatare ed apprezzare la reale e grandissima preparazione atletica dei componenti della compagnia. Ancora il passo a due tra un uomo e una donna, senza nient’altro in scena, fa capire in realtà come nessun oggetto sarebbe tanto utile alla fantasia del coreografo se non supportato da corpi così preparati. L’apice del sogno si ha quando il teatro diventa lo sfondo su cui proiettare tutto l’immaginario possibile: un gioco di luci crea una effetto visivo “in negativo” su corpi ricoperti di parole e forme geometriche, corpi che volteggiano con “semplici” rotoli di carta.
Mr. Mo e i suoi danzatori in “Momix Forever” raggiungono l’apice della bellezza onirica ed atletica, celebrando l’intuizione artistica del coreografo americano e la bravura atletica dei suoi interpreti, proponendo il meglio dei loro trentacinque anni di storia e di spettacoli, oltre ad alcune creazioni inedite che rendono questo nuovo show davvero imperdibile.
Lo spettacolo è proposto al Teatro Toniolo di Mestre da oggi a domenica, il problema sarà trovare ancora un biglietto disponibile, ma varrà sicuramente la pena tentare.
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