A Monselice è il giorno della Quintana
Dalle 9.30 prenderà il via il corteo storico delle nove contrade, la più grande sfilata medievale d’Italia. Conclusione alle 18.30 in piazza Mazzini con la proclamazione del vincitore

Oltre 2.500 figuranti e diciotto cavalieri per una giornata al sapore di Medioevo.
Dalle 9.30 prenderà il via il corteo storico delle nove contrade, la più grande sfilata medievale d’Italia, con quadretti scenici e rievocazioni che sfileranno davanti alla giuria tecnica incaricata di decretare la contrada vincitrice.
Nel pomeriggio, dalle 14.30, il campo gara di via Piave ospiterà l’attesa sfida della Quintana.
I fantini, arrivati da tutta la penisola, armati di un’asta dovranno percorrere per ogni round tre volte la pista e centrare tre anelli di dimensioni sempre più ridotte, collocati su un braccio fisso chiamato “quintana”. Il punteggio verrà calcolato in base al tempo impiegato e al numero di anelli conquistati. Si tratta di una prova di tecnica e abilità in cui ogni contrada schiera due cavalieri. La novità di quest’anno è la presenza, per la prima volta, di tre giovani amazzoni. La giornata si concluderà alle 18.30 in piazza Mazzini con la proclamazione del vincitore e la consegna del Palio.
CAVALIERI E AMAZZONI
Per Ca’ Oddo scenderanno in pista Alessandro Lombardi, alla sua terza partecipazione con i colori della contrada e Camilla Mugnaini, giovane promessa che nel 2024 si è classificata seconda come miglior amazzone al premio Miglior cavaliere d’Italia, già protagonista in diverse competizioni nazionali.
Per la contrada del Carmine, che quest’anno ha scelto di puntare su due amazzoni, scenderanno in campo Chiara Bartoletti, 30 anni, al debutto alla Giostra, già protagonista con il rione del Grifone di Pistoia e con quattro edizioni della Giostra dell’Orso alle spalle.
Al suo fianco Ilaria Signorini, 25 anni, miglior amazzone d’Italia 2024 e fresca vincitrice dello Speron d’oro alla Giostra dell’Orso 2025, che torna per la quarta volta a Monselice.
I Draghi di Marendole correranno con Daniele Leri, al suo quinto anno con la contrada in sella a Grafite, vincitore quest’anno del trofeo città di Ascoli e del palio dell’anello di Tarquinia, e Adalberto Rauco, trionfatore al master cavalieri di Foligno nel 2023 e al torneo di Ascoli dello scorso anno. A Monticelli torna Tommaso Suadoni, classe 2000, già 15 vittorie ufficiali in carriera e cavaliere titolare a Monselice dal 2022, dove ha centrato per due anni consecutivi la semifinale.
Al suo fianco il giovane Jacopo Matticari, 19 anni, talento della Corsa all’Anello di Narni, sempre sul podio tra gli under 18.
Per San Bortolo correranno Stefano Venturelli, alla sua terza Giostra della Rocca consecutiva con Turkish Moon, con esperienze a Sulmona, Narni e Faenza, e Marco Diafaldi, campione uscente con due vittorie consecutive a Monselice nel 2023 e nel 2024 e fresco vincitore anche al Palio del Niballo di Faenza.
San Cosma si affida a Mattia Ambrosi, allievo del master cavalieri di Ascoli, vincitore della disfida dell’Aquila a San Secondo Parmense e bronzo alla giostra d’Europa di Sulmona 2025.
Con lui il monselicense Vittorio Guidolin, già vincitore della Giostra della Rocca 2022 e volto esperto con tre partecipazioni consecutive alla competizione.
Per i bianco-azzurro di San Giacomo scenderanno in pista Alessandro Culatore cavaliere pistoiese di 33 anni, con all’attivo dodici edizioni della Giostra dell’Orso di Pistoia, in cui ha conquistato ben nove vittorie.
Al suo fianco Francois Lo Re che correrà con un cavallo purosangue inglese. I gialloblù di San Martino scenderanno in campo con Matteo Rivola, con all’attivo cinque partecipazioni al palio del Niballo e la vittoria quest’anno a San Ginesio, alla sua quinta Giostra di Monselice, e Alessio Ricchiuti, veterano con oltre trent’anni di presenza continua, pilastro insostituibile della contrada.
Per la contrada di La Torre correrà Alberto Liverani, tre volte miglior cavaliere e cinque campione italiano della federazione italiana giostre e palii premiato al Coni. Accanto a lui, il 30enne Matteo Tabanelli, dal Rione Nero di Faenza.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova