Montegrotto, animatrice del Grest malata di meningite

La diciannovenne è ricoverata in gravi condizioni in Rianimazione. Profilassi antibiotica per oltre settanta persone
Il Patronato di Turri, dove si svolgeva il Grest
Il Patronato di Turri, dove si svolgeva il Grest

MONTEGROTTO TERME. Apprensione in paese per la comparsa di un ceppo particolarmente aggressivo di meningite, che ha colpito una ragazza e che potrebbe potenzialmente aver contagiato altri giovani, tanto che in molti hanno fatto ieri la profilassi antibiotica.

L’allarme è partito nella serata di martedì, quando la Rianimazione dell’Azienda ospedaliera di Padova ha segnalato al servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Usl 6 Euganea il caso di una diciannovenne residente a Montegrotto, ricoverata in gravi condizioni. Una ragazza sportiva e attiva in particolare a Turri, dove in queste settimane sta facendo l’animatrice al Grest.

Il pericolo meningite

La giovane non si sentiva bene già lunedì, ma i sintomi si sono aggravati martedì pomeriggio, quando è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Padova e c’è stata la preoccupante diagnosi. Non è ancora stato individuato il ceppo di meningococco che ha provocato la malattia, definita dai medici molto aggressiva. L’infezione non si è manifestata con i classici sintomi (febbre, mal di testa, muco al naso) ma con un malessere comparso lunedì, tanto che quel giorno l’animatrice non se l’è sentita di partecipare alle attività parrocchiali. Né ha preso parte alla gita a Cattolica dove, con una decina di accompagnatori, sono andati a trascorrere la giornata di martedì la cinquantina di bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni iscritti al Grest. Quel giorno lei invece è stata colpita da febbre altissima, tanto da richiedere l’intervento dell’ambulanza. La ragazza viene definita ancora grave, ma non sarebbe in pericolo di di vita.

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Le Linee guida ministeriali stabiliscono che è utile proporre la profilassi con antibiotico alle persone che sono venute a contatto stretto per più ore con l’ammalato, come ad esempio familiari, compagni di classe, colleghi. Pertanto, nella mattinata di ieri, il servizio di Igiene e sanità pubblica dell’Usl 6 Euganea ha rintracciato le persone venute a contatto con la diciannovenne. I familiari sono stati sottoposti per primi a profilassi. Sono poi stati contattati i genitori e gli operatori del Grest per informarli e per somministrare l’antibiotico ai ragazzi. Sono state inoltre raggiunte telefonicamente tutte le compagne di squadra di pallavolo della giovane, una decina, per lo stesso motivo. In tutto si è ritenuto di proteggere con il farmaco oltre settanta persone. Grande apprensione ieri a Turri, sede del Grest. Il parroco, don Lorenzo, ha infatti informato i genitori dell’episodio di meningite convocandoli nel pomeriggio per una riunione, a cui hanno presenziato quattro medici. Hanno spiegato ai genitori la situazione, fornendo loro l’antibiotico per i bambini affinché potessero iniziare immediatamente la profilassi. L’antibiotico di fatto blocca sul nascere ogni rischio di contagio e non è necessario per i genitori, in quanto viene prescritto solamente a chi è stato a stretto contatto con la persona ammalata. Nel frattempo il Grest è proseguito regolarmente e si terrà anche oggi e domani, ultimi due giorni in programma. «È tutto sotto controllo», sostiene il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello «Si tratta fortunatamente di un caso isolato di meningite da meningococco. Solo domani (oggi, ndr) sapremo il ceppo di meningite contratta dalla concittadina. Non c’è alcuna epidemia e la ragazza è fortunatamente in lento miglioramento. Il Grest va avanti regolarmente. Nessuno dei bambini è a rischio e con l’inizio della profilassi tutti sono stati messi al sicuro».

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