Multa al pulmino dell'Aism perché nel posto dei disabili

CONSELVE. Una multa di 80 euro per aver parcheggiato nel posteggio per i disabili… al pulmino che trasporta i disabili.
È accaduto l’altro ieri verso le 10, nel parcheggio del centro commerciale Lando: a finire nel mirino dei vigili di Conselve, il pulmino del Gruppo Operativo di Monselice dell’Aism, l’Associazione Italiana per la lotta alla sclerosi multipla. I volontari dell’associazione, insieme ai quali c’era anche una giovane disabile, venticinquenne, da dieci anni malata di sclerosi multipla, l’avevano da poco parcheggiato nell’area di sosta del centro commerciale, che li ha ospitati per un’iniziativa benefica: un banchetto per raccogliere fondi nell’ambito della settimana della ricerca sulla sclerosi multipla.
«Il furgone Fiat Scudo in dotazione all’Aism è ben segnalato con i loghi per disabili – spiega Sandra Giraldin, presidente del Gruppo monselicense dell’Aism –. Il mezzo è stato parcheggiato nello spazio riservato ai disabili, vicino all’entrata, per far percorrere meno strada possibile all’ammalata. L’autista è uscita dal centro per prendere del materiale da esporre e abbiamo trovato la multa: 80 euro e due punti decurtati dalla patente di chi guidava il mezzo».
La contravvenzione, che risulta staccata dalla Polizia locale di Conselve alle ore 10, è proprio per divieto di sosta, per aver parcheggiato «nello spazio riservato a veicoli per persone invalide».
Ma quale altro parcheggio avrebbe dovuto utilizzare il pulmino dell’Aism, che oltre ad esporre i contrassegni dei disabili è dotato anche di montacarichi proprio per far scendere i passeggeri in carrozzina? La motivazione della multa sarebbe quella di non aver esposto lo specifico contrassegno con l’autorizzazione per la singola persona disabile. Ma per la distrazione di un momento, mentre oltretutto stavano scaricando i materiali per il banchetto, ai volontari è parso incredibile di doversi anche far carico di una multa.
«Nel frattempo è arrivata la mamma della disabile per portarla a casa – continua il racconto la presidente del gruppo –. Informata della situazione, ha telefonato ai vigili del luogo chiedendo spiegazioni, e il pubblico ufficiale donna, in tono molto piccato, le ha detto che i disabili hanno molte agevolazioni e che la multa andava pagata. La multa la pagheremo, ma quel che consideriamo più grave è l’offesa alla persona, perché la mamma della ragazza è rimasta scioccata».
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