Museo, si è insediata la nuova direttrice

Giovanna Gambacurta torna a Este con l’intenzione di movimentare le sale e portarci più visitatori

ESTE. È una sorta di ritorno a casa quello di Giovanna Gambacurta, dall’1 gennaio direttrice del Museo Nazionale Atestino. Ieri la nuova responsabile, che prende il testimone di Elodia Bianchin Citton, si è presentata alla cittadinanza. Allieva di Giulia Fogolari e laureata in Etruscologia ed Antichità italiche all’Università di Padova, è considerata una dei tre massimi esperti italiani di Veneti antichi. Dal 2009 era direttrice del Museo archeologico di Adria. «Sono onorata di ricevere quest’incarico» sono le parole della Gambacurta «anche perché ho un profondo legame con la città: la mia famiglia materna è originaria di Este, io ho insegnato per cinque anni fino al 1998 al liceo Ferrari e il mio primo impegno da archeologa è stato nel 1985 proprio nella necropoli di via Santo Stefano». Da quell’anno la Gambacurta ha continuato la collaborazione con Este, culla dei Veneti antichi, firmando studi e progetti legati alla città e ai suoi reperti. «Oltre a portare avanti i progetti già avviati dai miei predecessori, in particolare la valorizzazione della necropoli di via Santo Stefano e la dotazione di audioguide in Museo» illustra la direttrice «punterò a incrementare il numero dei visitatori del Museo: nel 2014 ne sono stati registrati 20 mila, tanti ma spero che si possa ritornare ai tempi d’oro in cui la media arrivava annualmente ai 28 mila». La nuova responsabile ha annunciato anche la volontà di ruotare i reperti all’interno del Museo: «Le esposizioni permanenti hanno senso, ma non devono rendere statico un museo». A dare il benvenuto alla Gambacurta ieri c’erano il sindaco Giancarlo Piva, l’assessore alla Cultura Eleonora Florio e il soprintendente per i beni archeologici veneti Vincenzo Tinè. Nel garantire massima collaborazione al Museo, soprattutto nella fruibilità nelle dotazioni delle aree archeologiche del “ricovero” e di via Tiro a Segno, gli amministratori comunali hanno annunciato di avere in programma, alla fine del 2015, una grande mostra di archeologia cinese realizzata grazie agli scambi tra i musei di Anyang (metropoli di 2 milioni di abitanti, capitale storica della dinastia Shang, cronologicamente parallela ai Veneti antichi), di Este, Adria e Altino.

Nicola Cesaro

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